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Mafia, Sutera si avvale della facoltà di non rispondere ma chiarisce: “Non mi occupo di mafia, imprenditori solo amici”

Si è svolto questa mattina, al carcere Pagliarelli di Palermo, l’interrogatorio di convalida del fermo a carico di Leo Sutera, alias “il professore”, fermato dalla Squadra Mobile di Agrigento e Palermo a Sambuca di Sicilia per un concreto pericolo di fuga all’estero.

Sutera, considerato dagli inquirenti il vertice della mafia agrigentina, si è avvalso della facoltà di non rispondere ma ha comunque rilasciato alcune dichiarazioni a chiarimento: “Non mi occupo di questioni di mafia, l’intercettazione in cui dico di voler andare in Ungheria è del 2017 e avrei potuto farlo molto prima.” Chiarimenti anche in merito a presunti rapporti con alcuni imprenditori: “Mi sono speso per far lavorare persone che conosco da tempo ma non per rapporti personali e non di certo per mafia”.

Leo Sutera è difeso dall’avvocato Carlo Ferracane. Entro 48 ore è atteso il provvedimento del Gip.