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Palma di Montechiaro,: “fermò le ruspe che dovevano demolire”: Castellino pronto a deporre

Udienza preliminare, ieri mattina, presso il Tribunale di Agrigento, riguardante le presunte mancate demolizioni di case abusive che vede coinvolto il sindaco di Palma di Montechiaro, Stefano Castellino, finito nel registro degli indagati della Procura della Repubblica di Agrigento per l’ipotesi di reato di falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, rifiuto di atti d’ufficio e abuso d’ufficio.

La vicenda nasce dallo stop alle ruspe imposto dal primo cittadino palmese, secondo la Procura per avere consenso elettorale, dopo che una somma era già stanziata dal Commissario straordinario La Mattina (che aveva preso il posto del precedente sindaco, Pasquale Amato, dimissionario) che aveva avviato la procedura per abbattere alcune strutture abusive e stanziato una somma per i lavori di demolizione.

Secondo l’accusa dei magistrati Castellino “non ha proseguito le demolizioni degli abusivi, nonostante i solleciti ricevuti”.

Inoltre lo stesso Castellino avrebbe bloccato la procedura di demolizione di una casa di villeggiatura cosruita in zona inedificabile assoluta e “dichiarata abusiva con sentenza passata in giudicato”, demolizione che “andava seguita senza ritardo per ragioni di giustizia”.

Ieri, davanti al Gup Francesco Provenzano si sono presentati i difensori del primo cittadino, gli avvocati Santo Lucia e Vincenzo Alesci, attraverso i quali il sindaco Castellino chiede di essere sentito in udienza. La prossima è stata fissata per il 21 giugno.