Palma di Montechiaro, morto bimbo di tre anni: denunce, tensioni e dolore

Quando, improvvisamente, muore un bimbo di tre anni e non si sa perché, è inevitabile che al dolore si aggiunga dolore. Ed anche rabbia. Sia per la morte che per le cause ancora non chiare che hanno determinato l’intervento della Procura della Repubblica di Agrigento.

La dolorosa vicenda è accaduta è cominciata l’altro ieri e si è conclusa nel peggiore dei modi oggi a Palma di Montechiaro dove è morto un bimbo di tre anni e le ragioni, le cause, sono assolutamente sconosciute seppur precedute da vicende che sono già sfociate in esposti e denunce che gioco forza dovranno essere valutate dai pubblici ministeri guidati dal procuratore capo, Luigi Patronaggio.

La vicenda, ancora nebulosa e difficile da inquadrare nel modo più corretto, vista la delicatezza del caso, sarebbe andata così.

L’altro ieri il piccolo stava poco bene. La madre, preoccupata, immediatamente lo ha portato al presidio pediatrico della cittadina del Gattopardo. Qui il medico in servizio dopo visita ha consigliato il ricovero del bambino in ospedale, a Licata, affinchè venisse sottoposto ad accertamenti ancor più significativi e individuare le ragioni del malore e vincere nel contempo ogni preoccupazione.

Da questo momento le notizie si fanno ancor più confuse. Sembra che il bambino sia stato sottoposto a visite molto severe al termine delle quali sarebbe stato rimandato a casa con prognosi tranquillizzanti.

La notte a Palma nell’abitazione del piccolo, si consuma la tragedia. Il bimbo avrebbe avuto crisi molto gravi che ne avrebbero determinato la morte. Ad accorgersi del decesso o comunque della gravità delle condizioni del figliolo è stata la mamma che ritenendo di poterlo ancora salvare ha tentato un’ultima disperata corsa verso l’ospedale di Licata dove i medici hanno potuto solo constatarne l’avvenuto decesso.

Anche ciò che è avvenuto dopo la morte del bambino è gravido di incognite, di lati poco chiari. Momenti di tensione si sarebbero registrati più volte all’interno del nosocomio.

Della vicenda, nel tentativo doveroso di chiarire ogni aspetto si stanno occupando i carabinieri e la magistratura.