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Picchia a sangue una donna e lei lo “copre”: uomo violento fermato dai Cc

Avrebbe picchiato una donna di 29 anni, originaria di Como, con la quale aveva avviato da poco una relazione, procurandole “trauma cranico e facciale con frattura del setto nasale e della parete mediale del seno mascellare destro, con emoseno ed escoriazioni addominali e lesioni all’orecchio destro” guaribili in 40 giorni. E’ l’accusa contestata dai carabinieri a Caltagirone a un 33enne del luogo, Alessandro Furnari, che è stato fermato per lesioni aggravate. La vittima, in evidente stato di shock, sentita dal personale sanitario e dai militari dell’Arma del Nucleo operativo della compagnia carabinieri di Caltagirone, nel frattempo intervenuti, mostrandosi poco collaborativa, affermava solo di trovarsi in vacanza nel calatino ed ospite presso alcuni amici di cui non ricordava l’indirizzo di casa. Aggiungeva di essersi procurata le lesioni cadendo rovinosamente a terra e di essere stata soccorsa in strada da uno sconosciuto  che l’aveva accompagnata in Ospedale. Gli investigatori, non credendo minimamente alle dichiarazioni della vittima, hanno immediatamente avviato le indagini che supportati da riscontri incrociati, sulle persone frequentate dalla donna, facevano spiccare l’identità del 33enne. Ricostruzione confermata dall’uomo, ma che sarebbe stata smentita dagli accertamenti dei militari dell’Arma che, nella casa dell’indagato, hanno trovato tracce di sangue sul muro della cucina e su un divano.

In particolare, Alessandro Furnari avrebbe incontrato la donna nel marzo del 2015 a Saronno. L’uomo, già gravato da precedenti per rissa aggravata, lesioni personali, porto illegale di armi e altro, è proprietario di un appartamento nel centro storico di Caltagirone, dove gli investigatori lo hanno rintracciato. L’uomo, sollecitato dai carabinieri,  dichiarava di aver ospitato l’amica sin dal 28 dicembre scorso e che, la stessa,  durante la notte era andata da sola in ospedale dopo essersi procurata delle ferite al volto rovinando accidentalmente sul pavimento di casa. La conseguente perquisizione dell’appartamento evidenziava sul pavimento, sul muro della cucina nonché sul divano, la presenza di diffuse macchie ematiche. I successivi rilievi sui residui ematici e l’escussione di alcuni testimoni, compresa la vittima,  evidenziavano chiare prove a carico del Furnari  che, durante la notte, al culmine di una lite, legata al loro rapporto sentimentale, cominciata in un locale pubblico e proseguita  in casa,  aveva ripetutamente colpito la poveretta al volto con pugni e schiaffi scaraventandola in seguito fuori dall’appartamento e lanciandole in strada tutti gli effetti personali.

La Procura di Caltagirone ne ha disposto il fermo per lesioni personali gravissime e il trasferimento in carcere.