Porto Empedocle, arrestata Anna Messina: Gip non convalida

Arrestata e liberata a tempo di record Anna Messina, sorella del boss di Porto Empedocle, Gerlandino Messina.

La donna (difesa dall’avvocato Salvatore Pennica) è stata arrestata dai carabinieri lo scorso 26 aprile perché trovata al Centro vaccini di Porto Empedocle per sottoporre la figlioletta di due mesi e mezzo al trattamento obbligatorio.

Essendo la donna agli arresti domiciliari e trovata fuori casa, i carabinieri hanno proceduto all’arresto. Arresto che non è stato convalidato dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Alfonso Malato che non ha ritenuto grave il comportamento della donna ma, anzi, ha evidenziato come la stessa, attraverso anche l’opera del suo legale, aveva avvisato tempestivamente carabinieri e polizia del suo spostamento verso il centro vaccini; aveva richiesto ritualmente il permesso ai giudici della terza sezione penale della Corte d’appello (permesso ottenuto ma arrivato in ritardo) aveva la documentazione sanitaria in regola e precedentemente ottenuta.

Pertanto, il giudice Malato ha disposto di non convalidare l’arresto.

Anna Messina, per la cronaca, è stata condannata dai giudici della Corte d’Appello, cinque anni di reclusione perché riconosciuta colpevole del reato  di concorso esterno in associazione mafiosa ed è sottoposta al regime degli arresti domiciliari.