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Processo Icaro, pentito Quaranta “solo” in video-conferenza ma era al Pagliarelli: bufera in aula e processo rinviato

L’inviato Giuseppe Castaldo

E’ cominciata con un’ora abbondante di ritardo l’udienza relativa al processo Icaro. C’è molta attesa legata alla deposizione di Giuseppe Quaranta, chiamato per la prima volta in aula dal sostituto procuratore della DDA di Palermo Claudio Camilleri dopo aver intrapreso il percorso di collaborazione con la giustizia in seguito al suo arresto avvenuto il 22 gennaio scorso nell’ambito dell’operazione – eseguita dai carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento – denominata “Montagna”. 

In un primo momento era prevista l’escussione del collaboratore di giustizia dal vivo ma una direttiva del servizio di protezione centrale ha cambiato i piani: Quaranta sarà sentito tramite collegamento in video conferenza. Il processo, che si sta celebrando davanti il collegio di giudici presieduto da Pietro Falcone (a latere i giudici Agata Anna Genna e Gianfranca Claudia Infantino), vede imputati per associazione mafiosa Carmelo Bruno, Vito Campisi, Antonino Grimaldi, Stefano Marrella, Vincenzo Marrella, Pasquale Schembri, l’altro Vincenzo Marrella, Francesco Tortorici, Gaspare Secolonovo e Ciro Tornatore, nel frattempo deceduto.

 

Le sorprese non sono mancate durante il breve periodo di processo, cominciato alle 11,23: l’avvocato Pennica ha informato il presidente del Tribunale, Pietro Falcone della presenza del pentito Quaranta in altra stanza del carcere di Pagliarelli chiedendo di interrogarlo in aula e di presenza.

Il Pm Camilleri afferma di non sapere della presenza del pentito a Palermo. Il presidente Falcone sospende l’udienza per 15 minuti ed al rientro in aula il Pm Camilleri afferma che non era più possibile interrogare il pentito.

Il processo è stato rinviato al prossimo 14 maggio