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Sangue tra Favara e il Belgio, cominciati accertamenti sulle armi di Russotto

Continuano le indagini sulla faida Belgio-Favara. Sono comiinciati, ieri mattina, gli accertamenti sulle armi, nello specifico un fucile e una pistola, sequestrati lo scorso agosto al favarese Gerlando Russotto, 29 anni, finito in manette con l’accusa di aver partecipato all’agguato, avvenuto in terra belga, del ristoratore Saverio Sacco.

Gli accertamenti sono stati disposti dai magistrati che stanno indagando sull’agguato, magistrati che nutrono il sospetto che le armi possano essere state utilizzate per un altro agguato, quello nei confronti di Carmelo Nicotra, 36 anni, avvenuto nel maggio del 2017 in via Torino.

Oltre alla ricerca di impronte, gli investigatori sarebbero alla ricerca di riscontri balistici per verificare se le armi in questione sono quelle utilizzato per il ferimento di Nicotra.

Diverse persone sono finite nel registro degli indagati, a vario titolo: Calogero e Bellavia, nipote e zio, rispettivamente di 28e  45 anni, Calogero ed Emanuele Ferraro, 40 anni il primo, 41 anni il secondo, e Carmelo Vardaro, 40 anni. Successivamente, sono state nelle indagini sono finite anche i favaresi Francesco Di Benedetto, 28 anni e Michelangelo Bellavia, anche loro indagati a vario titolo.