L'arresto di James Burgio
Il Gip convalida il fermo solo per il porto abusivo di arma in luogo pubblico e derubrica il reato di tentato omicidio in lesioni gravi ritiene insussistente il pericolo di fuga ed applica la custodia cautelare solo per il porto di arma .
E’ questa la decisione del Gip del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto riguardante James Burgio, 26 anni, di Porto Empedocle, arrestato nei giorni scorsi dopo che, sabato scorso, aveva sparato ad un giovane pescatore, Angelo Marino, 30 anni, ferendolo alle gambe.
Il provvedimento, che verrà impugnato dagli avvocati difensori Salvatore Pennica e Alfonso Neri, assume importante rilievo perché senza la contestazione del mancato omicidio riduce di molto i tempi della carcerazione preventiva.
La posizione del Burgio, comunque, esce più “alleggerita” in quanto, secondo il gip, non si sarebbe trattato di tentato omicidio in quanto è stato sparato un solo colo in direzione della gamba.
Lo stesso avrebbe fatto, l’accusato, all’indirizzo dell’armatore del peschereccio rimasto illeso. In sostanza Burgio avrebbe mirato alle gambe ed il reato è stato riqualificato in “lesioni aggravate”.
James Burgio era stato raggiunto da fermo di indiziato di delitto con provvedimento emesso dal sostituto procuratore Elenia Manno. Il giovane era ritenuto responsabile di tentato duplice omicidio e porto di arma illegale in quanto secondo gli investigatori sarebbe stato coinvolto nella sparatoria di Porto Empedocle.
Nei confronti di Burgio, la Procura ha chiesto l’applicazione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, di parere opposto i difensori dello stesso, gli avvocati Salvatore Pennica e Alfonso Neri, che hanno avanzato richiesta di scarcerazione in quanto, a loro avviso, non vi sarebbe il pericolo di fuga. Quest’ultimo particolare ha trovato accoglimento ma Burgio resta in carcere per il porto in luogo pubblico dell’arma, che non è stata trovata.
L’empdoclino, nell’interrogatorio di convalida di ieri, si è avvalso della facoltà di non rispondere.