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Spedizione punitiva per lavare l’onta delle offese dopo lite per un parcheggio: l’aggredito reagisce e uccide zio e nipote; fermato l’assassino (foto)

Due persone, Antonino e Fabrizio Contiguglia, zio e nipote di 62 e 27 anni, sono stati uccisi a Ucria (Me) ieri sera a colpi di fucile dopo una lite nata per parcheggio con un’altra persona.

Un altro parente, Salvatore Contiguglia, 43 anni, è rimasto ferito e trasportato all’ospedale di Patti.

Le indagini sono condotte dai carabinieri.

Subito dopo la sparatoria è scoppiata una violentissima rissa tra persone vicine alle due vittime e all’omicida. I carabinieri hanno fermato l’uomo accusato di essere il responsabile del duplice omicidio. A sparare alcuni colpi d’arma da fuoco sarebbe stato un uomo Salvatore Russo, originario di Paternò, di 29 anni. Sul posto sono intervenuti i militari dell’Arma, che immediatamente si sono messi sulle tracce dell’assassino. Dopo una serrata caccia all’uomo il presunto omicida è stato fermato dai carabinieri nella sua abitazione dove si era barricato.

Il sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Patti, Andrea Apollonio, ha per ora disposto il fermo dell’uomo. L’omicidio è avvenuto intorno alle ore 21 ad Ucria, piccolo centro dei Nebrodi, al culmine di una banale discussione per un parcheggio tra le due vittime e l’omicida. Ad avere la peggio zio e nipote, oltre ad un loro parente rimasto ferito che è stato trasportato in gravi condizioni al pronto soccorso dell’ospedale di Patti. Il fermato, che si trova in camera di sicurezza, sta per essere trasferito nel carcere di Gazzi a Messina.

Il terzo uomo coinvolto nella sparatoria, dunque, è Salvatore Contiguglia, 43 anni, un altro nipote di Antonino. Sarà operato al Papardo di Messina ma le sue condizioni non sarebbero gravi.

Antonio Contiguglia insieme ai nipoti avrebbero litigato con il 29enne per un parcheggio. L’uomo di Paternò, che si trovava ad Ucria per vacanza, si è armato ed ha sparato ai tre. Fuggendo poi nella sua abitazione dove è stato bloccato dai militari dell’Arma.

La ricostruzione ufficiale della vicenda contrasta con alcune ricostruzioni fatte nell’immediatezza dell’evento criminoso. Soprattutto non si capisce bene, al momento, chi detenesse l’arma, una pistola calibro 7,65, con la quale il fermato ha compiuto il duplice omicidio. Ecco il comunicato dei carabinieri:

A conclusione delle indagini condotte per tutta la notte e la mattinata odierna, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Messina e della Compagnia di Patti, hanno eseguito il fermo di indiziato di delitto – emesso dalla Procura della Repubblica di Patti – nei confronti di Salvatore RUSSO, incensurato 29enne, originario di Paternò (Ct), ritenuto responsabile del duplice omicidio del 62enne Antonino Contiguglia e del nipote 27enne Fabrizio Contiguglia nonché del tentato omicidio del 43enne Salvatore Contiguglia, anch’egli nipote di Antonino.

Le investigazioni hanno permesso di ricostruire che nei giorni scorsi l’arrestato, in vacanza ad Ucria per il Ferragosto insieme ad alcuni parenti, aveva avuto una lite con un familiare delle vittime per il temporaneo uso di un parcheggio nel centro storico del piccolo paese nebroideo.

Ieri sera, intorno alle ore 21.00, Antonino Contiguglia, pregiudicato per reati di criminalità organizzata, ha capeggiato una vera e propria spedizione punitiva con la quale si sarebbe dovuta vendicare l’offesa subita dal loro parente e, spalleggiato dai nipoti, ha raggiunto l’abitazione del fermato. La lite nata tra Russo ed i Contiguglia è presto degenerata in una colluttazione nel corso della quale qualcuno ha estratto una pistola calibro 7,65 con la quale il fermato ha esploso i colpi che hanno attinto mortalmente le due vittime e ferito il terzo soggetto facente parte della gruppo. Quest’ultimo, per la gravità delle ferite, è stato ricoverato presso un ospedale del capoluogo peloritano.

Ulteriori elementi utili alle indagini potranno ricavarsi dall’esame autoptico disposto sulle salme delle vittime e dagli accertamenti tecnici, balistici, dattiloscopici e biologici che saranno svolti dal Reparto Carabinieri Investigazione Scientifiche di Messina sull’arma e sulle tracce del reato.

Il fermato è stato tradotto presso la casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto in attesa dell’udienza di convalida del fermo che si terrà nelle prossime ore.

Ulteriori dettagli saranno forniti nel corso di una conferenza stampa che sarà tenuta domani 17 agosto 2019, alle ore 10.30 presso il Comando Provinciale Carabinieri di Messina, dal dottor Angelo Cavallo, Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Patti.