Canicattì

Canicattì, un nuovo stadio nei terreni confiscati alla mafia: l’idea del Comune

Tiene ancora banco la questione “Carlotta Bordonaro”, lo storico stadio di Canicattì la cui inagibilità costringe quotidianamente la locale squadra di calcio,   che lo scorso anno ha vinto il campionato di Eccellenza salendo in Serie D, ad emigrare ogni fine settimana. 

L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Vincenzo Corbo ha incontrato la stampa per fare il punto della situazione. Ci vogliono circa due milioni di euro per ristruttura lo storico impianto, una somma non di poco conto considerando anche lo stato di salute delle casse comunali. “Non abbiamo mai abbandonato l’idea di ristrutturare lo stadio ma dobbiamo essere responsabili e capire la situazione – ha dichiarato il primo cittadino – Non dobbiamo dimenticare che il progetto era stato bocciato dalla soprintendenza con relative difficoltà e l’aspetto economico non è da sottovalutare.”

Per questo motivo, nelle ultime ore, l’amministrazione comunale sta studiando situazioni alternative come la costruzione di un nuovo impianto sportivo sfruttando i finanziamenti del Pnrr. L’area è stata già individuata. Si tratta di tre ettari di terreno, confiscato alla mafia e ceduto al Comune, lungo la strada provinciale 190 in direzione Delia.