Andare a Mussomeli per comprendere la crisi economica

Per capire la crisi economica, o meglio, per apprendere un’altra variante dei motivi che hanno scatenato la crisi economica  potrebbe bastare  andarsi a tradurre  uno studio del McKinsey Global Institute intitolato “Poorer than their Parents?” che (traduciamo sunteggiandolo) trae queste  conclusioni: “la stagnazione dei salari innescata dalla crisi finanziaria del 2008 e proseguita con la debole ripresa ha distrutto la fiducia degli elettori nei confronti della classe dirigente politica ed economica. Il fatto ha una rilevanza enorme soprattutto per l’Italia, occhio a questo grafico” . E qui lo studio fa apparire un grafico dove sull’Italia spicca un bel “97” , il numero più alto su tutte le altre nazioni che sta a significare come lo scenario italiano sia da allarme rosso, conduce a un rischio politico i cui effetti (leggere danni) sarebbero incalcolabili. Il referendum costituzionale di ottobre è uno spartiacque tra la possibilità di una ripresa (se il governo Renzi farà ciò che va fatto) e il caos dell’instabilità istituzionale.

Altra variante di spiegazioni il lettore potrebbe trovarla andando per un piccolo pellegrinaggio a Mussomeli dove domani nel Palazzo Sgadari, il senatore Corradino Mineo, l’on. Agostino Spataro insieme al sociologo Giuseppe Lo Brutto presenteranno, moderati dalla giornalista Grazia La Paglia,  due libri: ”L’economia del terrore” e “Lezioni di greco  – Alla ricerca di una rotta per la politica italiana” una sorta di dialogo che coinvolge Gianni Cuperlo, Sergio Cofferati, Stefano Fassina e Walter Tocci.

“C’è chi sostiene – scrive Spataro – che l’attuale  conflittualità sia propedeutica al “nuovo ordine internazionale” e pertanto necessaria per garantire la transizione dal vecchio ordine al nuovo. Eppure, dal crollo dell’Urss e del sistema dei Paesi a economia socialista (Comecon) è passato un quarto di secolo e la “transizione” può dirsi compiuta, almeno sul terreno politico ed economico. Tuttavia, il “nuovo ordine” non è arrivato o, peggio, si presenta come un nuovo, pericoloso disordine internazionale”.

In “Lezione di greco” dialogano, attraverso le puntuali domande di Corradino Mineo, quattro dirigenti politici della Sinistra italiana, Cofferati, Cuperlo, Fassina e Tocci, personaggi provenienti

dalla stessa storia ma che oggi si collocano e si configurano in modo diverso: due di loro nel Partito Democratico convinti assertori che la forza delle idee di sinistra debba trovare spazio e vitalità all’interno del sistema partito, gli altri due sostenitori del principio che è necessario costruire un soggetto “altro” per ridare dignità ad un pensiero di sinistra, compromesso e mortificato dal

nuovo corso intrapreso dalla politica renziana.

Insomma ce n’è per tutti i gusti e per tutte le tasche delle varie classi. Operaie e non.