Caos Rifiuti in Sicilia: la sindaca di Torino dice no a Crocetta per lo smaltimento di 15mila tonnellate

La Sindaca pentastellata di Torino, Chiara Appendino, dice no a Rosario Crocetta e ai rifiuti provenienti dalla Sicilia. 

Una posizione che la dice lunga, perché il Comune torinese ha il 35 per cento delle quote dell’Ato chiamato a deliberare sul conferimento della spazzatura proveniente dall’Isola e la Appendino sta raccogliendo consensi fra gli altri amministratori comunali del comprensorio che fanno parte del board del consorzio.

Il termovalorizzatore del Gerbido, che ricade sul territorio di Torino, è il luogo indicato in cui dovrebbero essere smaltite le 15mila tonnellate di rifiuti provenienti dalla Sicilia, alle prese con l’emergenza discariche. Il diverbio si accende anche perché Crocetta, qualche giorno addietro, aveva incassato il via libera dall’omologo piemontese, Sergio Chiamparino. E la parola finale spetta, appunto, all’Ato rifiuti torinese che si pronuncerà la prossima settimana.

“Il MoVimento 5 Stelle Torino esprime netta contrarietà alla decisione della Regione Piemonte di autorizzare il conferimento di 15.000 tonnellate di rifiuti, provenienti dalla Regione Sicilia, presso l’inceneritore del Gerbido”. Queste le dichiarazioni della maggioranza a 5Stelle in consiglio comunale a Torino.

“Ricordiamo che il vecchio limite autorizzativo di 421.000 tonnellate annue, successivamente innalzato ad oltre 500.000 t/anno grazie al decreto “Sblocca Italia”, al 2014 non è mai stato raggiunto dalla sola provincia di Torino. Abbiamo sostenuto e continuiamo a sostenere che l’incenerimento non sia la soluzione al problema dei rifiuti, ovunque essi siano prodotti. Rimaniamo quindi perplessi e preoccupati del fatto che si facciano scelte come questa”

“Ci siamo sempre opposti al ‘pendolarismo dei rifiuti’ – spiega Giorgio Bertola, capogruppo M5S in Regione Piemonte – ricordiamo inoltre che al Gerbido, ad oggi, vengono inceneriti anche rifiuti provenienti dalla Liguria. È inaccettabile che il Piemonte si trasformi nella pattumiera delle regioni italiane solo per far quadrare i conti di TRM, società di gestione dell’inceneritore“.

Sono dichiarazioni, queste, contenute in una nota nella quale parlano anche i portavoce siciliani di M5S: “Assistiamo al ‘soccorso rosso’ tra governatori PD, ma a rimetterci saranno i cittadini costretti a respirare oltre ai veleni dei rifiuti piemontesi anche quelli che l’amministrazione siciliana non è in grado di smaltire per via della miopia dell’amministrazione Crocetta”. Secondo i deputati all’Ars di M5S “la scelta di conferire i rifiuti proprio nella città amministrata da Chiara Appendino appare una chiara provocazione politica”.

Ma il governatore siciliano Rosario Crocetta chiama alla responsabilità proprio i 5stelle siciliani: “Si rimane sorpresi per la posizione del M5s di Torino, riguardo l’invio dei rifiuti da parte della Sicilia. L’intesa con la Regione Piemonte, globalmente, prevederebbe l’invio di 15.000 tonnellate di rifiuti che equivalgono a 2 giorni e mezzo di totale conferimento della Sicilia. Stiamo valutando l’ipotesi di inviare complessivamente soltanto 3000 tonnellate, che sicuramente non sconvolgono gli impianti di Torino né creano alcuna emergenza alla città, considerando che i rifiuti sono destinati non alla discarica ma a un termovalorizzatore. Spero che il Movimento 5 stelle siciliano – conclude Crocetta – che ha chiesto di mandare fuori Regione i rifiuti, malgrado le mie perplessità poiché avevo previsto queste indisponibilità nordiste, si mobiliti a difesa della Sicilia”.

Ed interviene anche il presidente della
Regione Piemonte Chiamparino, che sottolinea come “non faccia differenza la provenienza geografica di questi rifiuti, dalla Sicilia, dalla Liguria o da altra regione. Magari in queste 4mila tonnellate sono confluiti anche quelli di qualche Comune amministrato dal M5S”.

Un’osservazione ironica che è un riferimento al fatto che fra i rifiuti da smaltire ci siano quelli provenienti da Bagheria, cittadina guidata dal grillino Patrizio Cinque.