Condanna definitiva per ex finanziere licatese: chiese mazzetta ad imprenditore (video)

La Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dall’ex finanziere  Giuseppe Graziano Bianco, 37 anni, di Licata rendendo definitiva la condanna a 2 anni e 6 mesi di reclusione della Corte di Appello, accusato di induzione indebita di dare o promettere.

Graziano Bianco, in primo grado era stato condannato a tre anni di reclusione perché riconosciuto colpevole di concussione. Poi il reato venne riqualificato in sede di appello.

Lo scorso uno dicembre la Suprema Corte ha depositato la sentenza.

Il finanziarie è stato inchiodato da un video. Sorpreso a intascare una tangente da 5 mila euro. L’uomo era in servizio al Nucleo di Polizia giudiziaria della Procura di Gela, avrebbe chiesto la mazzetta per insabbiare alcune indagini.

A inguaiarlo è stato il video girato con una microtelecamera piazzata nell’orologio dell’imprenditore dalle cui mani avrebbe ricevuto la prima tranche dei 60 mila euro pattuiti per “fare scomparire quel decreto là”.

L’imprenditore, titolare tra l’altro di un villaggio turistico nel nisseno, era indagato insieme ad alcuni familiari. È stato lui a contattare gli investigatori dopo avere ricevuto la strana proposta di aiuto ricevuta di Bianco. Ed è scattata la trappola.

All’appuntamento del 17 marzo 2012, l’imprenditore si è presentato con la telecamera nascosta. La registrazione è avvenuta a bordo della Yaris del finanziere. L’imprenditore si è costituito parte civile, con l’assistenza dell’avvocato Antonio Catania di Licata.

L’inchiesta è stata condotta dal pubblico ministero Salvatore Vella della Procura di Agrigento.