Licata, morte medico Cappadona: assolti tutti i medici del “San Giacomo d’Altopasso”

Assolti tutti i medici del presidio ospedaliero “San Giacomo d’Altopasso” di Licata, accusati di omicidio colposo in seguito al decesso di Giovanni Cappadona, avvenuto il 20.03.2013 al Cannizzaro di Catania.

Per questa mattina, avanti al Tribunale di Agrigento, era prevista l’udienza di discussione del processo che vedeva imputati i medici Antonino Tirrò, Antonio Scio, Salvatore Vicari, Carlo Privitera e Francesca Graci, rispettivamente difesi dagli avvocati Vanessa Di Gloria, Eugenio D’Angelo, M. Lucia Vicari e Salvatore Manganello.

Sia il Pm che le difese degli imputati hanno concluso avanzando richiesta di assoluzione per tutti gli imputati perché il fatto non sussiste.

Il Gup del Tribunale di Agrigento – Alfonso Malato, nella tarda mattinata, accogliendo le richieste della pubblica accusa e degli avvocati Di Gloria, D’Angelo, Vicari e Manganello ha pronunciato sentenza che libera da qualsivoglia responsabilità tutti i sanitari coinvolti nella vicenda, assolvendo gli stessi perché il fatto non sussiste.

La vicenda dolorosa riguardava la morte del medico sportivo  Giovanni Cappadona, 58 anni, medico di Licata, deceduto all’ospedale Cannizzaro di Catania.  La magistratura etnea, ricevuto l’esposto della moglie del professionista licatese aveva aperto un’inchiesta, nominando un medico legale per effettuare l’autopsia sul corpo di Cappadona che il 4 marzo 2013 era stato sottoposto a un intervento chirurgico all’ospedale San Giacomo d’Altopasso di Licata e che, per complicazioni sopravvenute nei giorni successivi, era stato trasferito prima all’ospedale di Militello e poi al Cannizzaro di Catania.