Comunità per minori in Sicilia: “Basta parole al vento delle istituzioni”

Si sono riuniti nel cuore della Sicilia, a Villarosa in provincia di Enna, i referenti delle provincie siciliane degli enti gestori di strutture residenziali socio-assistenziali per minori.

Un incontro che nasce dalla necessità e dal dovere di dare voce ad un comparto che è in profonda crisi a causa del disinteresse e della mancanza di programmazione delle politiche locali e regionali.
Da troppo tempo a fronte della necessità di approfondire studi ed incrementare azioni di tutela e sostegno di famiglie e minori, le Istituzioni Pubbliche siciliane rispondono con calcoli economici-finanziari che hanno imposto agli enti del privato sociale di chiedersi (senza riuscire a darsi spiegazioni valide) quale e quanto sia per le Istituzioni il valore economico-finanziario corrispondente al benessere di vita dei piccoli e giovani assistiti in strutture residenziali socio-assistenziali.
Oramai le cooperative e le associazioni che quotidianamente si prodigano a favore di bambini ed adolescenti, qualunque sia il loro credo, colore e contesto sociale di riferimento, si sentono soli, isolati e traditi da tutti quelli che avrebbero il dovere-potere anche morale di promuoverne il benessere di vita.
Da queste premesse, nasce la necessità di scendere in campo, o come piace dire a questi operatori sociali, scendere in strada per stimolare una riflessione seria, uno studio attento finalizzato a proporre piani concreti e rendere chiari ed attuabili progetti ed azioni operative attraverso la creazione di una associazione che partendo dalla base, da chi ogni giorno sta sul campo in prima fila porti dentro le istituzioni il grido disperato dei minori e degli operatori.
È con questa associazione che gli operatori del comparto dei servizi residenziali per minori che oggi a Villarosa si sono gettate le basi per una nuova modalità operativa che cauteli e sostenga il comparto; Attraverso questa nuova forma di tutela associativa si ascolteranno le voci di tutti quelli che oramai sono stanchi delle parole vuote delle Istituzioni. Questo rumore non è solo rabbia e delusione ma, anche, amore, passione e volontà di dare riconoscimento e significato al lavoro svolto dalle strutture residenziali socio-assistenziali per minori. Vogliono fare rumore, farlo tutti insieme, affinché sia il rumore di tutti e nessuno sia più solo nell’esprimere dissenso e per rompere tutti quei muri del silenzio che troppo spesso ha caratterizzato il Welfare in sicilia.
Si è detto che è necessario costituirsi in un organismo capace di far rumore per non diventare isole non comunicanti, per spezzare l’oblio di chi oggi ci vede o ci vuole come soggetti paralizzati ed in gabbia avendo il coraggio di dire liberamente non per distruggere ma per creare , non per distribuire odio, ma per diffondere speranza.
E’ un progetto ambizioso, lo sanno bene i referenti delle strutture residenziali per minori delle province siciliane che si sono riuniti per far sentire la loro voce.

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