Licata, blitz “Stipendi spezzati” interviene associazione “A testa alta”

Sull’operazione “Stipendi Spezzati”, interviene Irene Santamaria, vice presidente dell’associazione A testa alta: “A nome dell’associazione A testa alta, facendomi interprete del senso di rammarico diffuso in questa comunità cittadina per i fatti emersi dall’inchiesta, desidero complimentarmi con i Carabinieri della locale Compagnia per la pregevole operazione di oggi. Senza entrare nello specifico, dal momento che gli elementi raccolti dovranno essere sottoposti al doveroso vaglio dibattimentale, non può non cogliersi l’occasione per ribadire che l’estorsione commessa a danno dei lavoratori, in un periodo di crisi e precarietà come quello attuale, è un reato odioso e insopportabile, sul quale tutte le Istituzioni, e non soltanto la Magistratura e le Forze dell’Ordine, devono mostrare tolleranza zero, specialmente quando i fatti sono commessi nel mondo delle c.d. “onlus”, delle cooperative e delle associazioni “no-profit”, a cui le Amministrazioni affidano lo svolgimento di delicatissime attività, specialmente nel settore dei servizi sociali e assistenziali, e quindi in favore dei soggetti più deboli e svantaggiati. Il nostro auspicio è tali controlli vengano posti in essere dagli Enti preposti con sistemicità, anche al fine da fungere come deterrente nei confronti di chi, con condotte moralmente discutibili, cerca di strumentalizzare e umiliare il delicatissimo lavoro che svolge chi opera nel terzo settore. Le norme che prevedono controlli da parte della P.A. esistono e devono essere applicate, senza attendere l’intervento della Magistratura”



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