Omicidio di Canicattì, Daniele Lodato al pm: “Mi ha provocato e ho reagito…”. Marco morto per il sangue perso per le ferite

Una città attonita, Canicattì, dopo l’uccisione di Marco Vinci, l’agricoltore di 22 anni assassinato sabato sera da un giovane per avere difeso una ragazza. Il presunto assassino, Daniele Lodato, 34 anni, con precedenti per spaccio e rapina, è stato arrestato ieri dai Carabinieri e trasferito nel carcedere di contrada Petrusa, ad Agrigento.

Secondo una prima ricostruzione, sabato notte, ci sarebbe stata una lite tra Vinci e Lodato per le offese auna giovane insegnante. Sembrava che l’alterco fosse finito lì, invece Lodato sarebbe andato a prendere un coltello per uccidere Vinci. La vittima è morta dissanguata per le gravi ferite riportate.

Al pm di turno che lo ha sentito Lodato si è limitato a dire: “Mi ha provocato e ho reagito”. Un omicidio condannato anche dalla Chiesa. Ieri sera, durante la processione del Corpus domini, don Giuseppe Argento, vicario foraneo del clero, si è detto “addolorato per questa barbarie così inumana”.

Intanto proseguono gli accertamenti e gli interrogatori delle diverse persone, dunque testimoni, che hanno assistito al fatto di sangue. I Militari dell’Arma proseguono le loro indagini nel massimo riserbo per chiarire ogni aspetto della vicenda. Sembra che i carabinieri abbiano trovato il coltello col quale è stato ucciso il bracciante agricolo coltello rinvenuto sul luogo dell’omicidio.

 

 

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