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Blitz all’alba, operazione “Ricambio sicuro”: auto rubate e vendute su web, 5 arresti (ft e vd)

Gli agenti della Polizia Stradale di Ragusa hanno arrestato 5 persone e notificato la misura di obbligo di firma nei confronti di una persona, residenti a Catania, Siracusa e Ragusa, facenti parte di un sodalizio criminale dedito alla ricettazione ed al riciclaggio di vetture in tutto il territorio nazionale. A quattro di loro è stato contestato anche il reato di associazione per delinquere.

Le indagini, condotte dai poliziotti ragusani, hanno permesso di accertare che gli indagati erano in possesso, nei due negozi di rivendita ricambi ubicati a Pozzallo (Rg) e Rosolini (Sr), ed in altri due terreni a Pozzallo e Ragusa, di parti meccaniche e di carrozzeria di 43 auto e risultate oggetto di furto a Catania, Siracusa e Bari. I componenti del sodalizio, dopo essersi procurate le vetture rubate da soggetti catanesi, ricettavano le parti delle vetture attraverso la vendita al dettaglio e, soprattutto, attraverso la rete internet, in tutto il territorio.

Sono 3.800 gli annunci di vendita ricambi “postati” sui siti più importanti di vendita on line. Dalle intercettazioni è emerso che i componenti del sodalizio, oltre a vendere le parti dei veicoli già in loro possesso, prendevano nota delle richieste degli utenti e, attraverso i due catanesi arrestati, si attivavano per richiedere le auto di interesse, che venivano rubate su commissione in vari comuni dell’hinterland catanese e siracusano, garantendo la consegna del ricambio richiesto, attraverso ditte di spedizione. Le indagini hanno preso avvio a febbraio 2016, a seguito di una denuncia di un cittadino che aveva riconosciuto in un sito internet alcune parti della propria vettura. Le attività investigative successive, che hanno visto l’utilizzo di intercettazioni, di pedinamenti, di acquisizioni documentali, hanno consentito di individuare tutti i componenti del gruppo criminale e le quattro località dove venivano smontate le vetture e catalogati i pezzi. Il valore delle 43 auto (rubate nel 2015 e 2016) ammonta a circa 500.000 euro. Il giro di affari su internet era di circa 25.000 euro mensili. Nel territorio di Novara è stato verificato e recuperato il motore di una Fiat 500, oggetto di furto a Catania.

Blitz Ricambio sicuro, cinque arresti
Blitz Ricambio sicuro, cinque arresti
Blitz Ricambio sicuro, cinque arresti

Sono, dunque, otto complessivamente gli indagati, di cui cinque sottoposti agli arresti domiciliari e uno all’obbligo di firma. Perquisite sei abitazioni, due negozi di ricambi a Pozzallo e Rosolini, tre magazzini a Ragusa, Rosolini e Noto. Sequestrate parti meccaniche e di carrozzeria di 43 auto rubate negli anni 2015 e 2016 (37 in provincia di Catania, 5 in provincia di Siracusa e una in provincia di Bari): valore complessivo delle vetture rubate circa 500.000 euro. Il giro d’affari e’ stato quantificato in circa 25.000 euro mensili. A 4 componenti del sodalizio criminale viene contestata anche l’associazione per delinquere.

L’ordinanza è stata emessa dal Gip di Ragusa Claudio Maggioni, su richiesta del procuratore Carmelo Petralia e del sostituto procuratore Gaetano Scollo. Sono ancora in corso le attivita’ di riscontro sui pezzi venduti e dotati di punzonatura in tutto il territorio nazionale, con l’ausilio degli omologhi uffici di polizia stradale, al fine di procedere al loro recupero.

Sottoposti agli arresti domiciliari Rosario Migliore, 50 anni, Filippo Maltese, 43 anni, Gianluca Ricciardi, 36 anni, Patrizia Roccasalvo, 49 anni, e Salvatore Vaccaro, 46 anni; destinatario della misura dell’obbligo della presentazione un 50enne di Rosolini.

Arrestato a Ragusa, blitz "Ricambio sicuro"
Arrestato a Ragusa, blitz "Ricambio sicuro"
Arrestato a Ragusa, blitz "Ricambio sicuro"
Arrestato a Ragusa, blitz "Ricambio sicuro"
Patrizia Roccasalvo

Altri due indagati: un ragusano di 38 anni, per aver consentito di far sezionare una Fiat 500 rubata, presso un suo capannone a Noto e aver sottratto, smontandola in più pezzi e rivendendola, una Porsche Cayenne, sulla quale gravava il fermo amministrativo della Serit; e un rosolinese, di 44 anni, per aver consentito di smaltire presso i suoi locali altre vetture.