Concorsi truccati all’università: anche docenti siciliani tra gli indagati

Ci sono anche sette prof siciliani tra quelli finiti sotto inchiesta a Firenze per concorsi truccati. Uno scandalo che ha visto l’arresto da parte della Guardia di Finanza di sette docenti universitari per reati corruttivi, mentre altri 22 sono stati colpiti dalla misura dell’interdizione dalle funzioni di professore universitario e da quelle connesse ad ogni altro incarico accademico per la durata di 12 mesi. Nell’inchiesta è coinvolto anche l’ex ministro Augusto Fantozzi che rischia l’interdizione dalla professione di docente.
I siciliani interdetti per un anno sono Salvatore Sammartino, Daniela Mazzagreco e Maria Concetta Parlato dell’Università di Palermo e Andrea Colli Vignarelli, marito della Parlato, dell’Università di Messina. Tra gli indagati, figura anche l’ex professore dell’Università di Palermo Andrea Parlato, padre di Maria Concetta, uno dei massimi esperti di diritto tributario, chiamato in causa per presunte pressioni che sarebbero state esercitate per favorire la figlia.
Altri docenti siciliani dell’università di Catania e della Kore di Enna risulterebbero tra gli indagati e sarebbero Francesco Randazzo di Catania e Alessandro Filippo Cimino, palermitano ma docente alla Kore.
Agli arresti domiciliari sono finiti altri due professori siciliani che insegnano lontano dall’Isola: il palermitano Giuseppe Maria Cipolla e il trapanese Giuseppe Zizzo.