Continua la strage dei cani randagi, “A testa Alta” presenta esposto in Procura

Avvelenamenti seriali nel territorio di Licata. Diverse le zone della città interessate: Villaggio Agricolo, Fondachello-Playa, Piano Cannelle e Salso, tra le altre.

Lo denuncia l’associazione “A testa alta” in un esposto presentato oggi alla Procura della Repubblica di Agrigento affinché si indaghi a tutto campo per individuare e punire i colpevoli, identificando eventuali complici, favoreggiatori e istigatori di tali azioni delittuose

. A testa alta ha chiesto alla Procura lo svolgimento di una serie di accertamenti (analisi dei corpi e dei bocconi ritrovati), auspicando una gestione unitaria delle indagini, finora condotte da diverse forze di polizia.

L’associazione stessa, nel settembre 2014, aveva presentato un esposto al Commissariato di Polizia di Stato di Licata, che ha fatto scattare un’inchiesta della Magistratura, per accertare gli autori della brutale uccisione di dieci cani rinvenuti legati in Contrada Stretto. Un episodio grave e inquietante che scatenò l’indignazione dei cittadini e delle associazioni animaliste.

Ora A testa alta chiede che quell’episodio venga ulteriormente approfondito e messo in relazione con l’attuale ondata di violenza e atrocità nei confronti dei cani randagi che imperversa nel territorio di Licata, dove il fenomeno del randagismo, come riferisce la stessa associazione, è completamente fuori controllo.