Diffamazioni e complotti: Venturi smentisce e querela

L’ex assessore regionale alle attività produttive Marco Venturi smentisce a tutto campo.  Non ha mandato alcuna mail o comunicato stampa a giornali online di Agrigento per offendere e denigrare chicchessia.

Ed affida il suo messaggio, alzando il livello dello scontro, ad un comunicato stampa che, tra le altre cose, recita: “Ho già incaricato il mio legale di fiducia a sporgere querela nei confronti delle “sorridenti” signore Maria Lo Bello, assessore regionale delle attività produttive, Mariagrazia Elena Brandara, segretaria particolare della Lo Bello nonchè commissario dell’Irsap, e di ogni altro soggetto responsabile di falsità e offese diffuse a mezzo stampa e condivise nei social network, per rispondere a vario titolo dei reati di calunnia, diffamazione aggravata e di altri illeciti ancora più gravi che già si configurano in modo chiaro dentro questa torbida messa in scena tipica di certi “sistemi”, nella quale non posso escludere vi possano essere anche dei “registi” che nutrono forti sentimenti di odio di vendetta contro la mia persona. Detti soggetti risponderanno anche nei tribunali civili per avere offeso la mia immagine ed il mio onore, asserendo che avrei inviato dei comunicati stampa ad un giornale on line di Agrigento al fine di procurare danni a diversi soggetti. Dovranno rispondere di ingenti risarcimenti economici che devolverò interamente alle vittime della mafia.

E’ gravissimo ed alquanto inquietante il complessivo scenario e le dinamiche che avvolgono diversi fatti molto strani, anche sotto il profilo tempistico, che rappresenterò alla magistratura, alla quale chiederò di indagare a 360 gradi su tutte le “sceneggiate” messe in campo dalla Lo Bello, dalla Brandara e da altri soggetti che hanno studiato più colpi “strumentali”, sebbene molto preoccupanti, fin troppo facili da interpretare”.

Inevitabile l’affondo verso Antonello Montante e Giuseppe Catanzaro presidente e vice presidente di Confindustria Sicilia, da tempo in rotta di collisione con Venturi (e viceversa) ma, come conclude la nota stampa, “Mi fermo obbligatoriamente a queste brevi considerazioni, tenuto conto che mesi addietro ho deciso di denunciare alla Procura della Repubblica di Caltanissetta diversi gravi fatti che riguardano il “sistema” allarmante del presidente di Confindustria Sicilia, sottoposto ad indagini antimafia, a cui la Lo Bello e la Brandara notoriamente apparterrebbero quali espressioni del vice presidente di Confindustria”.

Sulla vicenda, aggiunge Venturi, è stata presentata interrogazione al Senato, in data 09.03.2016, dal vice presidente della Commissione antimafia, sen. Luigi Gaetti, e da altri parlamentari.

Lo scontro continua.