Favara: non pagava le rate del mutuo per inadempienza contrattuale: condannata la banca

Con sentenza n. 1742/2016 del 21.11.2016, il Tribunale Civile di Agrigento, in persona del Dott. Andrea Illuminati, ha annullato un atto di precetto, promosso dall’U.B.I. Banca s.p.a. nei confronti di cliente di Favara A.V. che da ben sette anni si rifiutava di pagare i ratei di un mutuo.

La vicenda sorge nel 2008, quando il detto A.V. stipulava con la propria moglie un mutuo ipotecario per un importo di euro 210.000,00, la cui liquidazione sarebbe intervenuta in due “tranches”, in relazione allo stato di avanzamento lavori.

In particolare, dopo una prima liquidazione di euro 170.000,00, la Banca, riscontrato l’effettiva esecuzione dei lavori che il mutuatario avrebbe dovuto realizzare, ometteva di liquidare la seconda tranches di mutuo che l’A.V. avrebbe dovuto utilizzare per terminare i lavori di ristrutturazione del proprio immobile.

Tuttavia, nella seconda metà del 2009, in considerazione della mancata liquidazione della seconda tranche di mutuo, il cliente si vedeva costretto, per terminare i lavori di ristrutturazione sul proprio immobile a stipulare un ulteriore finanziamento, a tassi ben più elevati del contratto di mutuo.

Nel contempo l’A.V., considerata la mancata liquidazione delle somme che la banca avrebeb dovuto mutuargli, assumeva la decisione di non pagare più alcuna rata di mutuo finché non gli fosse stata liquidata la seconda tranche di euro 40.000,00

Ne sorgeva una fitta corrispondenza tra il mutuatario assistito dagli Avv.ti Giovanni Puntarello e Sabrina Causa del Foro di Palermo, e la banca stessa, finché quest’ultima nel 2015 non si determinava nel notificare un atto di precetto per l’intero residuo del mutuo.

Il mutuatario proponeva opposizione chiedendo la sospensione del precetto, la condanna della Banca alla liquidazione della seconda tranche di mutuo nonché al risarcimento dei danni pari a tutti gli interessi ed alle spese sostenute dall’A.V. in relazione al secondo contratto di finanziamento stipulato.

Ieri è intervenuta la sentenza che ha messo la parola “fine” alla vicenda in questione.

Il Tribunale di Agrigento, infatti, ha integralmente accolto le tesi degli Avv.ti Giovanni Puntarello e Sabrina Causa, secondo cui l’interruzione dei pagamenti dei ratei di mutuo era risultata pienamente legittima, essendo dipesa dalle gravi inadempienze imputabili alla Banca mutuante. Pertanto, il Giudice di Agrigento ha condannato l’Istituto bancario a corrispondere la seconda tranche di mutuo ancora dovuta, nonché a risarcire i danni subiti dai due mutuatari a causa del coartato ricorso al credito al consumo.

Una vittoria schiacciante, che induce a riflettere sulle discutibili condotte talora tenute dalle Banche.