Mafia, operazione “Scarface”: sequestrati beni per 44 milioni a esponente clan “Carcagnusi” (video)

William Cerbo

Beni per un valore di 44 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Catania, a seguito di indagini sul clan Mazzei.

Le indagini, delegate dalla Procura Distrettuale Antimafia hanno riguardato il patrimonio illecitamente accumulato da William Alfonso Cerbo, attualmente ai domiciliari e imputato per i reati di associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori e bancarotta. William Cerbo era stato tratto in arresto dalla Guardia di Finanza nell’aprile del 2014 insieme ad altre 15 persone nel corso dell’operazione “Scarface”.

In tale contesto era emerso il suo ruolo di spicco del clan dei “Carcagnusi”, particolarmente attivo nella gestione di attività economiche e imprenditoriali del clan Mazzei oltreché delle più classiche attività di estorsione e recupero crediti. Le indagini avevano fatto emergere un quadro in cui i proventi delle attività criminali e delle bancarotte realizzate con metodo mafioso venivano inseriti nel circuito legale attraverso la creazione di una galassia di imprese commerciali, associazioni sportive dilettantistiche (a copertura di bische clandestine) e finanche enti non a scopo di lucro. Ciò avveniva con la complicità di prestanome, familiari e conviventi.

Sulla base di ciò, i militari hanno avviato una mirata indagine patrimoniale nei confronti di Cerbo e del suo nucleo familiare. Le investigazioni hanno consentito di individuare i beni, mobili e immobili, illecitamente accumulati e hanno portato a evidenziare la disponibilità complessiva di redditi di oltre 2 milioni di euro rispetto ai soli 80 mila euro dichiarati al Fisco in 14 anni.

In una delle società gravitanti nell’orbita dei “Mazzei” sono stati rinvenuti addirittura dei bilanci firmati da soci già deceduti da anni. La Sezione Misure di Prevenzione ha, dunque, disposto il sequestro di quote societarie di 20 aziende e 30 beni immobili in diverse regioni d’Italia e riconducibili a Cerbo, nonché di orologi di pregio, il tutto per un valore complessivo pari a circa 44 milioni di euro.

Tra gli immobili sottoposti a sequestro anche la villa che, per quanto emerso durante le indagini, il giovane voleva ristrutturare rendendola il più possibile simile a quella del film “Scarface”.