Maresciallo carabinieri ucciso, nuove accuse per vivaista ed altro arresto

Alle prime ore dell’alba i carabinieri di Trapani e di Marsala hanno notificato una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip marsalese su richiesta della procura, a Nicolò Girgenti, 46enne vivaista marsalese accusato di essere l’autore dell’omicidio del maresciallo dei carabinieri Silvio Mirarchi avvenuto lo scorso giugno.

In nanette è finito anche Fabrizio Messina Denaro, 50enne pregiudicato di Castelvetrano.

I due sono accusati di produzione e traffico di sostanze stupefacenti.

Le indagini dei militari hanno permesso di accertare come Girgenti e Messina Denaro avessero realizzato una piantagione di marijuana nel luogo dove fu ucciso l’ufficiale dei carabinieri. Il promotore dell’investimento illegale fu proprio Fabrizio Messina Denaro. A Girgenti fu promesso un lauto compenso, ma gli fu versata solo una minima parte; tale circostanza, evidentemente, lo aveva portato a sospettare che avrebbe avuto difficoltà ad incassare anche il restante denaro promesso. Presumibilmente per questo motivo, ossia per recuperare la somma che gli era stata promessa, la notte dell’omicidio, agendo da socio infedele e approfittando della mancanza di vigilanza della piantagione, stava rubando le piante di canapa. Fu in quella circostanza che, sorpreso dai carabinieri, l’uomo sparò contro i loro ferendo mortalmente Mirarchi. Girgenti è stato raggiunto dal nuovo provvedimento restrittivo nel carcere San Giuliano di Trapani.

Messina Denaro è stato invece catturato nella notte a Castelvetrano e condotto anch’egli presso il carcere trapanese.