Migranti, presi due scafisti: 3500 dollari il costo per la traversata

Tremilacinquecento dollari per un posto che poteva costare la vita. Tanto ha pagato ciascuno dei 103 migranti giunti sabato a Pozzallo sulla “Siem Pilot“, sulla quale erano stati trasbordati. Erano a bordo di un barca in legno quasi affondata nel Canale di Sicilia, quando sono stati recuperati dalla nave della marina militare “Grecale”. Gli immigrati avevano navigato per sette giorni: per loro un azzardo, per gli organizzatori un profitto sicuro di 350.000 dollari. Due i presunti scafisti ora individuati e fermati: sono egiziani di 48 e 30 anni, il secondo recidivo, nei fatti uno scafista esperto: era gia’ stato arrestato dalla Polizia per lo sbarco del 2011 nel comune di Santa Croce Camerina; scontata la pena era stato espulso ma non si e’ fermato: stessa rotta, stesso uolo. Tutti i migranti, insieme agli scafisti, hanno prima raggiunto l’Egitto, poi sono andati in Libia e da li’ si sono imbarcati su un natante in legno piccolissimo e fatiscente. Il viaggio e’ durato un settimana, in quanto hanno prima costeggiato tutta la Libia e poi si sono diretti verso l’Italia. Per gli investigatori e’ stato provvidenziale l’arrivo dei soccorsi, perche’ questa traversata poteva trasformarsi nell’ennesima tragedia. “Hanno mangiato pane, riso e bevuto pochissima acqua, quando sono stati soccorsi erano stremati e la barca e’ subito affondata in quanto in pessime condizioni”, spiega il capo della Mobile ragusana Antonino Ciavola. Salgono a 23 gli scafisti fermati dall’inizio dell’anno.