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Operazione “Criminal drinks, eseguito mandato di arresto europeo

La seconda fase dell’operazione “Criminal drinks”, che nello scorso mese di novembre aveva condotto all’esecuzione di 4 ordinanze di custodia cautelare (3 in carcere ed 1 ai domiciliari) e in luglio, nella prima fase, all’esecuzione di 16 fermi, registra un nuovo importante risultato con l’arresto, a Londra, di un importante componente dell’organizzazione, dedita all’evasione delle Accise e dell’Iva mediante la creazione di depositi fiscali e movimentazioni fittizie di alcolici di provenienza comunitaria.

Si tratta di Francesco Cimieri di Cirò Marina (KR) domiciliato a Londra, Old Brombton Road South Kensinghiton;

Dando seguito agli accordi stipulati durante apposito incontro tenutosi presso l’Ambasciata del Regno Unito in Roma lo scorso dicembre, l’autorità britannica ha proceduto a dare esecuzione al Mandato di Arresto Europeo emesso nei confronti del soggetto, latitante, esponente di vertice dell’organizzazione ed anello di congiunzione verso i depositi di destinazione delle movimentazioni fittizie sul territorio italiano.

La cooperazione investigativa e giudiziaria con le Autorità britanniche, secondo quanto disposto dalla Procura della Repubblica di Agrigento, proseguirà, sia per individuare eventuali ulteriori responsabilità ed elementi di prova a carico dell’organizzazione, sia ai fini del più ampio recupero dei proventi dell’attività illecita.

L’operazione in codice chimata “Criminal drinks”, guidata dalla Procura della Repubblica di Agrigento (procuratore aggiunto Ignazio Fonzo, sostituto procuratore Andrea Maggioni) è stata eseguita dalla Guardia di Finanza di Agrigento con la collaborazione di colleghi di mezza Italia e del personale dell’Ufficio delle Dogane di Porto Empedocle.

Il complesso delle risultanze istruttorie ha permesso di individuare l’esistenza e l’operatività, in diversi luoghi d’Italia e d’Europa, di un’articolata e complessa organizzazione criminale a carattere transnazionale che, serialmente, dapprima istituisce e, poi, gestisce fittizi depositi fiscali di prodotti alcolici, per mezzo dei quali viene simulata la movimentazione di ingenti quantitativi di bevande alcoliche (birra e spiriti), verso tali depositi che, in realtà, ivi mai materialmente giungono.

Il presunto capo dell’organizzazione sarebbe Sebastien Hubert Albert Beatrice De Meersman, 36 anni, nato e residente in Belgio.