Otto agenti dell’Ufficio prevenzione generale sono sotto procedimento disciplinare: compravano del pesce, tante cassette e a prezzi di favore, nell’azienda ittica di Giuseppe Ruggeri, boss del Capo, genero di Salvatore Lauricella, detto “U scintilluni”, boss indiscusso della Kalsa, arrestato da latitante,padre di Antonio, il picciotto con il quale è stato coinvolto l’ex attaccante rosanero, Fabrizio Miccoli.
A scriverlo è il collega Salvo Palazzolo di Repubblica.
Ruggeri, lo scorso dicembre, è finito in manette.
Proprio durante delle indagini sulla Kalsa, e le conseguenti intercettazioni, è emerso che davanti l’azienda ittica c’era davvero un bel via-vai. Soprattutto di poliziotti, di volanti. Anche alle 4 del mattino le volanti si presentavano davanti la saracinesca non per fare controlli ma per ordinare del pesce.
Addirittura, un agente è anche stato intercettato mentre “raccomandava” un collega per fargli arrivare del pesce fresco.
Il procedimento disciplinare è in corso, gli agenti si difendono, sostengono di non avere mai saputo chi fosse il reale proprietario dell’azienda ittica.
Interviene duramente il questore di Palermo, Guido Longo, che annuncia la mano pesante e zero sconti: “A Palermo è richiesta un’etica particolare, per rispetto a chi ha pagato con la vita l’impegno contro la mafia”