Racalmuto, celebrato 72° anniversario della liberazione d’Italia (foto-gallery)

Oggi nella Piazza Umberto I di Racalmuto, si è celebrato il 72° Anniversario della Liberazione d’Italia, alla presenza delle più alte cariche istituzionali civili, religiose e militari della Provincia di Agrigento. Alla cerimonia, oltre alle rappresentanze delle FF.AA. e delle FF.PP., hanno partecipato anche studenti del locale Istituto Comprensivo “Leonardo Sciascia” e dell’Istituto d’Istruzione secondaria superiore “Enrico Fermi”, sede di Racalmuto.

Celebrazioni 25 aprile, corona alloro
Celebrazioni 25 aprile, foto di gruppo
Celebrazioni 25 aprile, il coro

La cerimonia ha avuto inizio con l’ingresso, in piazza Umberto I, del prefetto e del colonnello dei carabinieri. A “salutare” le istituzioni è stato il picchetto d’onore che è stato coordinato dal capitano Mario Amengoni, a capo della compagnia dell’Arma di Canicattì. Il picchetto interforze è stato, dunque, passato in rassegna da Diomede e Mettifogo e poi s’è proceduto all’alzabandiera. La bandiera italiana è stata issata da due marinai. Il coro e l’orchestra dell’istituto comprensivo “Leonardo Sciascia – plesso Pietro D’Asaro” di Racalmuto ha intonato l’inno di Mameli.
Alcuni studenti della scuola primaria hanno, poi, declamato delle poesie. Mentre un alunno, Salvatore Rinallo, della scuola superiore “Enrico Fermi” ha letto il brano “La Resistenza compie 72 anni”. A cerimonia conclusa, tutti hanno potuto visitare la statua di Leonardo Sciascia, il circolo Mutuo soccorso, il circolo Combattenti e reduci, il circolo zolfatai e salinari e l’atrio del palazzo di città dove è allestita una mostra permanente sui racalmutesi caduti nella prima e nella seconda guerra mondiale.

Celebrazioni 25 aprile, prefetto passa in rassegna
Celebrazioni 25 aprile, studenti e il sindaco Messana
Celebrazioni 25 aprile, studenti

Una copia della Costituzione italiana, su supporto informatico, è stata consegnata agli studenti di Racalmuto – quelli che sono nati nel 1999 – ma anche ad alcuni cittadini extracomunitari ospiti del centro d’accoglienza della cittadina.
“La Costituzione italiana è stata consegnata alla comunità dei migranti che da qualche tempo, per quelli che sono i loro bisogni ed i loro diritti, vive a Racalmuto – ha spiegato il prefetto Nicola Diomede – . Dobbiamo considerarle persone non semplicemente ospiti temporanei di un territorio, ma persone che vivono all’interno del territorio. In questo territorio ci sono le regole della Costituzione ed il gesto simbolico di regalargli la Costituzione è per renderli maggiormente partecipi sui nostri diritti ed i nostri doveri perché siano i loro diritti e dei loro doveri”.
”Abbiamo accolto con onore e gioia la proposta del Prefetto dott. Nicola Diomede e del comandante provinciale dei Carabinieri colonnello Mario Mettifogo di ospitare la Festa della Liberazione, la più importante festa civile della nostra Repubblica – dichiara il sindaco di Racalmuto Emilio Messana.
“La Resistenza, che culminò nello sciopero generale e nell’insurrezione del 25 aprile 1945 contro i nazi fascisti, si alimentò dei valori della libertà, della legalità, dell’uguaglianza, della solidarietà e della partecipazione popolare alla vita democratica del paese. La nostra Costituzione ne è l’espressione più alta – l’Assemblea Costituente fu in massima parte composta da esponenti dei partiti che avevano dato vita al Comitato di Liberazione Nazionale.

Celebrazioni 25 aprile, il picchetto
Celebrazioni 25 aprile, picchetto davanti statua caduti
Celebrazioni 25 aprile, prefetto ed autorità

“I valori della democrazia e dell’anti fascismo, che animarono i partigiani, i carabinieri e i militari che sostennero la Resistenza, sono sempre attuali e devono nutrire la nostra coscienza civica e sostenere le nostre istituzioni pubbliche. Forti della nostra storia dobbiamo affrontare e risolvere le contraddizioni del tempo presente, favorendo la partecipazione popolare alla vita democratica del paese, investendo sui diritti sociali, combattendo ogni forma di estremismo, di terrorismo, ogni forma di illegalità a cominciare da quella mafiosa. La Festa Provinciale della Liberazione a Racalmuto significa anche ricordare i nostri concittadini che parteciparono alla Resistenza, i partigiani Luigi Scimè e Luigi Penzillo, quest’ultimo morto a vent’anni “per la libertà” e insignito della medaglia d’oro”.

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