Sequestrati 110 kg cocaina in arrivo dal Sudamerica: motonave approda nel porto sbagliato, 4 fermi

I Finanzieri del Comando Provinciale di Catania, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura Distrettuale della Repubblica etnea, hanno eseguito, a Palermo e Frosinone, 4 fermi nei confronti dei presunti componenti di un’associazione internazionale dedita all’importazione e al traffico di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti.
I provvedimenti seguono il sequestro di 110 chili di cocaina di origine sudamericana rinvenuti venerdì scorso all’interno della motonave Brussels fermata dalle Fiamme Gialle etnee nel porto di Salerno. Ed in realtà, come accertato dagli investigatori, il carico doveva arrivare nel porto di Palermo e non Salerno. Un clamoroso errore ha dato il via ad una operazione antidroga clamorosa.
Quattro i fermi: due sono stati eseguiti a Palermo e uno a Frosinone. I palermitani sono Antonino Lupo, 53 anni, fratello del boss di Brancaccio, Cesare, ed Ignazio Antonio Catalano. Gli altri sono Vincenzo Civale ed Eliseo Clauedy Cruz Peguro, quest’ultimo è attualmente irreperibile.
Lupo utilizzava una ditta “Pregi di Sicilia”, con sede a Catania, che ufficialmente importa frutta esotica. Attraverso questa ditta riusciva a gestire il traffico di droga e le ordinazioni arrivavano proprio mascherando acquisti di frutta e verdura invece che stupefacenti.
L’inchiesta è radicata a Catania perchè da tempo la Dda monitorava i narcotrafficanti che riforniva anche il capoluogo etneo.
I particolari dell’operazione saranno illustrati nel corso della conferenza stampa che si terrà alle 11,30 nei locali della Procura della Repubblica di Catania, alla presenza del procuratore, Carmelo Zuccaro.

Loading…