Abbandonate, chiuse e dimenticate: ecco la sorte delle grotte dell’Addaura

Abbandonate, chiuse e dimenticate da quasi vent’anni: è la sorte delle grotte dell’Adduara, presso Palermo, un sito archeologico unico al mondo ma interdetto al pubblico dal 1997. Cosa siano le grotte lo spiega l’archeologo Sebastiano Tusa, Sovrintendente del Mare della Regione Siciliana: “L’Addaura è uno dei complessi di cosiddetta arte rupestre fra i più importanti al mondo. Questo ignoto artista del Mesolitico, siamo intorno al diecimila avanti Cristo, ebbe l’interesse di immortalare una scena precisa. Un fatto assolutamente unico nell’arte rupestre preistorica”.

La scena è dominata da figure umane: un gruppo di personaggi, e due figure centrali con il capo coperto di significato ignoto. La zona delle grotte, ai piedi del versante nord orientale del Monte Pellegrino, è di proprietà della Regione Siciliana. E’ stata isolata con una recinzione appunto quasi vent’anni fa per pericolo di cedimenti dal costone che la sovrasta.In un paese normale un’emergenza del genere sarebbe stata numero uno nella lista delle cose da fare. Il motivo reale è un’emergenza effettiva che a mio avviso si sarebbe potuta risolvere molto tempo fa“, prosegue Tusa. Caduta massi insomma. Ma da allora nulla è stato fatto e le grotte negli anni sono divenute preda anche dei vandali.

Eduardo de Filippis è consigliere della settima circoscrizione di Palermo: “La regione tramite la sovrintendenza ai beni culturali e tramite il Comune dovrebbe progettare un piano di riqualificazione tramite i fondi europei che esistono per far si che questo sito di caratura importantissima possa riaprire ed essere fruibile per i turisti e tutti coloro che vivono realmente la città”. E pensare che in Francia e in Spagna, le grotte di Lascaux e quelle di Altamira, sono sulla lista del patrimonio mondiale dell’Unesco. Lì, i graffiti preistorici registrano affluenze superiori ai 400.000 turisti l’anno. Con tanto di visita virtuale via Internet.