I cesti di pane dei bambini devoti del Val d'Akragas
Sono iniziate al Themenos ieri pomeriggio le onoranze a San Calò.
Impazienti di esternare la loro devozione al Santo nero che esploderà nelle prime due domeniche di luglio, una gran folla di fedeli si è radunata nell’ex chiesa di san Pietro insieme al parroco don Giuseppe Veneziano e a don Francis Eyinaide che ha benedetto insieme a don Veneziano il pane che i devoti bambini di san Calò avevano portato in grandi e piccole ceste.
Con loro Lello Casesa, i rappresentanti dei devoti portatori di san Calò insieme a Ciccio Battaglia che da 55 anni filati è sempre presente a portare in spalla il fercolo del Santo Nero. Un san Calogero che ha trovato spazio perfino sul rotocalco “Credere” dove, come ci ha mostrato don Veneziano, in un articolo firmato da don Giuseppe Arnone e il reportage fotografico di Giuseppe Cacocciola viene raccontata la “festa del santo Nero che portò il Vangelo in Sicilia.
Originario dell’Africa ricorda che per i cristiani nessuno è straniero”.
Una storia che Elio Di Bella ha integrato con immagini contemporanee raccontandola anche attraverso documenti che risalgono a 500 anni fa.
Cinque secoli di festa e di resurrezione felice del popolo di San Calò.
testo e fotogallery di Diego Romeo