Liceo scientifico “Leonardo”: 60 anni e non li dimostra

Quadro primo – I 60 anni del liceo “Leonardo”

Sessant’anni dopo; e come per incanto si ritrovano sul palco del teatro “Pirandello” i “ragazzi” della I A del 1957. Non tutti, che il tempo inesorabile passa, ma diversi; alcuni di loro sono poi diventati insegnanti presso il “Leonardo”.

L’istituto del Viale della Vittoria iniziò con una classe di 25 alunni; oggi il “Leonardo”, retto dalla preside Vincenza Ierna, ha 1420 alunni ed è punti di riferimento costante della vita scolastica e culturale della città di Agrigento.

Tre giorni di incontro-spettacolo al teatro “Pirandello” con la sapiente conduzione di Egidio Terrana, la presenza di autorità, docenti, alunni e familiari. Tre giorni perché uno non bastava per accogliere l’intero istituto.

E sul palco diversi giovani del “Leonardo” hanno mostrato la loro bravura in interventi musicali (ha suscitato emozione il brano “Prima di sparare pensa”, sia per l’interpretazione corale che per la coreografia). Bravi gli alunni e altrettanto bravi e fantasiosi i docenti impegnati. Ma il “Leonardo” ha voluto anche lasciare un concreto ricordo con la realizzazione di una pubblicazione dal titolo “La nostra storia”. Ottanta pagine con una copertina che attrae per un dipinto su Leonardo, con colori appropriati.

Nel suo saluto la dirigente scolastica Enza Ierna sottolinea tra l’altro: “Chi viene al Liceo Scientifico Leonardo, sia che si tratti di alunni o dirigenti o docenti o con altro ruolo, sa di avere fatto una scelta di eccellenza grazie a questa identità istituzionale costruita nel corso di questi sessanta anni di vita che garantisce livelli ottimali di formazione e contemporaneamente prestigio professionale”.

Segue poi la nota del dirigente dell’ufficio VA.T.P. di Agrigento, Raffaele Zarbo, che scrive: “Non posso tralasciare di esprimere l’apprezzamento più vivo per i sessant’anni trascorsi, nei quali il liceo Leonardo si è andato costituendo come importante e primario luogo di trasmissione e di elaborazione culturale della città di Agrigento”.

Il presidente del consiglio d’istituto Filippo Danile afferma: “Esprimo soprattutto un augurio e un ringraziamento alla preside, al vice preside e ai docenti ai quali va il mio apprezzamento e la mia stima per l’attività svolta durante questi anni scolastici e per aver contribuito con il loro lavoro e la loro passione e competenza a creare importanti relazioni in un clima di famiglia, di collaborazione e di attenzione alla crescita umana, culturale e civile delle nuove generazioni”.

Il vice preside Piero Mangione dice: “In questi anni trascorsi al liceo Leonardo ho dato tutto me stesso ricevendo in cambio tantissimo, in uno scambio reciproco, che di conseguenza, mi ha fatto crescere come persona e come formatore, orgoglioso di aver lavorato per questo istituto che è davvero una scuola al passo con i tempi, un punto di riferimento per la città e per diversi centri della provincia”.

Il direttore dei servizi generali e amministrativi Giovanni Piccolo, dinanzi alla trasformazione delle strutture e delle attività, scrive: “La nostra scuola non è certo stata a guardare! Anno per anno ha saputo progettare decine di interventi, investendo centinaia di migliaia di euro in progetti che sono risultati tutti altamente apprezzati e che hanno cambiato (ancora una volta) il volto della nostra scuola”. 

Sottolinea ancora il cambiamento della macchina amministrativa, la gestione delle procedure e dei servizi.

Nella pubblicazione, si ricordano i presidi: Anna Imbergamo per un anno, Vincenzo Sambito per 24 anni, Salvatore Di Vincenzo per sedici anni, Calogero Mirabile per tre anni, Leonardo Manzone per sei anni, Giuseppe Patti per sei mesi, Giuseppe Capraro per due anni (durante questa presidenza si celebrò il 50° anniversario al Palacongressi), Guido Pancucci per tre anni e Vincenza Ierna da sei anni e continua.

Si ricordano i docenti con 20 e 30 anni di attività e si hanno poi altre testimonianze di docenti e alunni (Rosanna Gareffa, Salvatore Di Vincenzo, Giuseppe Capraro, Silvana Gaglio, Artemide Gatto, Giovanna Giglione, Salvatore Riccardo Casà, Vito Castelluccio, Federica Cottone, Antonino Gaglio, Mary Lo Re, Vincenzo Spirio, Rino Camilleri, Paolo Monella, Rossella Alfano, Claudia Alongi, Valerio Manta, Raimondo Moncada, Giorgio Re, Elisa Sprio, Gaia Terrana, Giovanni Vinti, Pietro Vitellaro, e gli alunni della V A).

Nella pubblicazione si trova una ricca documentazione fotografica, si parla delle attività sportive, delle attività dell’ultimo decennio tramite progetti sulla legalità, coscienza civile, cultura, territorio e ambiente, intercultura, teatro, creatività. Non si dimenticano tanti docenti del passato (per tutti il mitico Andrea Carisi) e si guarda al futuro con ottimismo.

Eccellente pubblicazione di una scuola al passo con i tempi (e a volte anche avanti). Una scuola che si festeggia compiendo, di fatto, un atto d’amore verso Agrigento.

Quadro secondo – Caffè letterario della PS per gli studenti, un successo

I dati parlano da soli: in cinque incontri oltre trecento studenti delle classi terminali delle superiori (liceo classico “Empedocle”, licei scientifici “Leonardo” e “Maiorana”, liceo “Politi”), una ventina di docenti, un centinaio di cittadini (poeti e scrittori locali, rappresentanti istituzionali, appassionati). Autori di prestigio molto apprezzati, Rosalia Monica Capodici, Antonio Michele Moccia, Fabio Lo Bono, Silvana Grasso, Fabio Giallombardo, Salvo Ognibene, Rosaria Cascio). Un percorso voluto dal questore Mario Finocchiaro, dal suo vice Giuseppe Peritore, dal presidente dell’associazione “Emanuela LoiFabio Fabiano, dall’organizzatore Angelo Leone. Una presenza costante e attenta quella di Giusy Terrasi.

A far da cornice lo stabilimento balneare di PS di San Leone, gestito in maniera elegante e confortevole. E adesso il quarto appuntamento col Caffè letterario estivo a partire da giugno. Insomma, una iniziativa culturale che è diventata punto di riferimento serio, irrinunciabile, per tanti agrigentini.

Quadro terzo – La presunta strada degli scrittori

Ormai la 640 si fa di tutto per definirla strada degli scrittori. Strada che si realizza da anni a singhiozzo (da oltre otto anni) e che è solo a metà. Per carità, lasciamo in pace gli scrittori che vengono utilizzati in progetti anch’essi a singhiozzo.

Quadro quarto – Sciascia e gli ignoranti di turno

Recentemente un quotidiano siciliano metteva in evidenza che in certi ambienti, cosiddetti culturali, Leonardo Sciascia viene dato per superato. Sono “i soliti ignoti” che hanno sempre provato fastidio per gli scritti di Sciascia, per la sua capacità di veder oltre (dinanzi gli assonnati e i ciechi di mente). A costoro suggerisco le “Favole della dittatura” di Sciascia in cui i protagonisti sono gli animali. Che lezione!