Cento persone, tra semplici abitanti e anche attori, scrittori e musicisti, hanno fatto rivivere le parole di Leonardo Sciascia a Racalmuto, paese d’origine dello scrittore agrigentino, con la lettura de ‘Le parrocchie di Regalpetra’, a 60 anni dalla pubblicazione.
L’iniziativa è andata in scena ieri sera e i luoghi della lettura sono stati suggestivi: il circolo degli zolfatari e salinari, il teatro Regina Margherita, l’atrio del palazzo di città, il circolo dei galantuomini e piazza Umberto I.
“L’eredità che Sciascia lascia sono le parole sentite sulle labbra dei ragazzi – ha detto il presidente della Fondazione Leonardo Sciascia, e sindaco di Racalmuto, Emilio Messana – . Cento persone, comuni cittadini ed artisti, in nome di Sciascia hanno fatto capire le enormi potenzialità che Racalmuto ha. La cultura è alla portata di tutti e grazie alla cultura che potremo cambiare questo paese”.
Non ricordo che a Milano, città dove abito, sia stata mai dedicata una giornata di lettura pubblica, collettiva, ad uno dei suoi scrittori – ha detto l’attore e drammaturgo, Moni Ovadia – e questo è un grande segno di civiltà. E non è comune che accada. Continuate! Continuate perchè la lettura è capace di risvegliare ogni cosa”.
Il Festival della lettura è stato anticipato, sabato, dall’inaugurazione della mostra delle lettere, che hanno preceduto la pubblicazione de “Le parrocchie di Regalpetra”, fra Vito Laterza e Leonardo Sciascia, e dal relativo convegno durante il quale è stato annunciato – da Giuseppe Laterza, figlio di Vito – che il carteggio inedito comporrà un libro dal titolo “L’invenzione di Regalpetra” ed inoltre che le lettere saranno esposte anche a Roma e a Bari.