Agrigento, spacciava mentre era ai “domiciliari”: no alla scarcerazione

Il giudice Alfonso Pinto ha rigettato la richiesta di sostituzione della misura cautelare in carcere a quella più lieve dei domiciliari con braccialetto elettronico avanzata dalla difesa dell’agrigentino Gianluca Infantino, 33 anni, arrestato nei mesi scorsi dalla Squadra Mobile perché trovato in possesso di droga nonostante si trovasse ristretto agli arresti domiciliari.

Per questo motivo, ritenendo che la detenzione domiciliare non possa scongiurare il pericolo di ulteriori simili condotte, il giudice ha rigettato l’istanza di scarcerazione.