Canicattì, giovane accoltellato: presunto aggressore torna libero, Gip non convalida arresto

Il giudice per le indagini preliminari, Stefano Zammuto, ha rigettato la richiesta della misura di custodia cautelare in carcere (depositata lo scorso 17 settembre dal pubblico ministero) nei confronti di Saber Ali Darwish Ahmed, il 21enne accusato di essere uno degli aggressori – insieme ad un minore che è stato trasferito al Malaspina di Palermo – del 18enne egiziano ferito a coltellate nel centro di accoglienza “Valentina” di Canicattì.

In particolare convalida dell’arresto – scrive il Gip – non può essere accordata perché l’arresto del 21enne è avvenuto al di fuori dei casi di flagranza o di quasi flagranza e con difetti di indizi di grave colpevolezza. Le versioni fornite dai protagonisti della vicenda sono diametralmente opposte: la vittima, colpita con due coltellate alla schiena, accusa Saber Ali di averlo colpito con diversi pugni e di aver sferrato i fendenti; di contro, il presunto aggressore punta il dito contro il 18enne che, a suo dire, è un provocatore seriale e che proprio lui lo aveva, invece, aggredito.

Il 23enne, difeso dall’avvocato Annalisa Lentini, è stato rimesso in libertà.