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Processo “Discount”, chiesti 12 anni e mezzo di carcere per il re dei supermercati Burgio

I sostituti procuratori della Repubblica di Agrigento, Simona Faga e Alessandra Russo, al termine della loro requisitoria – nell’ambito del processo scaturito dall’operazione “Discount” che ha portato all’arresto dell’imprenditore empedoclino Giuseppe Burgio, 50 anni, accusato di una maxi distrazione di beni di cinquanta milioni di euro – hanno chiesto di condannare l’ex “re dei supermercati” alla pena di 12 anni e 6 mesi di reclusione. 

L’operazione sfociata nell’arresto di Bugio, denominata “Discount”, muove i primi passi tra il 2011 ed il 2012. L’imprenditore è accusato di bancarotta fraudolenta riguardante quattro sue società, finite tutte nel mirino della Guardia di Finanza: la “Cda spa”, sicuramente quella più di rilievo, la “Gestal srl”, la “Ingross” e “G.S.B srl”. Quest’ultime, secondo la Procura, sono state assoggettate ad una gestione “comune” facente capo esclusivamente agli interessi personali del Burgio, in violazione di ogni normativa civilistica e contabile e, soprattutto, in spregio delle ragioni dei creditori.

Sono due i fattori che hanno permesso il protrarsi di questo metodo: una compiacenza sociale, che ha dunque consentito a Burgio di godere quasi di una sorta di “protezione” dalle stesse persone danneggiate, ed una bancaria. Senza l’intervento degli istituti bancari, come l’Unicredit, sarebbe stato quasi impossibile tenere in vita un meccanismo di tale portata. Per questo, parallelamente all’indagine in cui Burgio è l’assoluto protagonista, ne è stata aperta un’altra (Discount Bis) che si concentra sull’Unicredit , che fu Banco di Sicilia, che per la Procura, inspiegabilmente, ha permesso di fatto la possibilità al gruppo imprenditoriale di continuare le proprie attività. 

In particolare è un episodio che  convince gli inquirenti: la sospensione, inspiegabile,  per diversi mesi dell’addebito degli assegni emessi da Gestal, Ingross e Cda per un importo complessivo prossimo ai 9 milioni di euro, e, cosa ben più grave, a fronte dell’avvenuto pagamento degli stessi.