Trattativa Stato-mafia: oggi deposizione di Giancarlo Caselli

L’ex Procuratore capo di Palermo, Gian Carlo Caselli, deporrà questa mattina, a partire dalle 9.30, al processo sulla trattativa tra Stato e MAFIA che si celebra davanti alla Corte d’Assise di Palermo.

Ieri, invece, uno degli imputati, il generale Mario Mori, ha reso lunghe dichiarazioni spontanee, nel corso delle quali ha repplicato alle dichiarazioni in aula dell’ex Presidente della Canera Luciano Violante e dell’ex pm di Palermo, Alfonso Sabella. Mori ha provato a confutare tutta una serie di accuse che gli sono state mosse nelle udienze precedenti. A cominciare da quelle rivoltegli da Sabella, ex assessore alla Legalità del Comune di Roma, che aveva lo scorso 8 gennaio aveva parlato dell’intenzione del pm di Firenze Gabriele Chelazzi, morto nel 2003, di iscrivere il generale Mori nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta sul progetto di attentato di Cosa nostra allo stadio olimpico di Roma nel 1993.

Su Violante ha ribadito: “Era perfettamente a conoscenza del rapporto confidenziale che avevo intrapreso con Vito Ciancimino. Gliene parlai tre o quattro volte quando Ciancimino chiese di essere ascoltato dalla commissione parlamentare antimafia”. “Violante mi chiese se avevo avvisato l’autorità giudiziaria e io gli risposi di no, perché, visti i contrasti sorti con la Procura per l’indagine MAFIA-appalti, mi riservavo di farlo dopo l’insediamento del nuovo procuratore, previsto di lì a poco. Dunque, se con il termine trattativa si intende un contatto volto a garantire accordi inconfessabili, questa presuppone il totale segreto di ogni passaggio. E così non fu”, ha detto Mori. E oggi i pm Vittorio Teresi, Nino Di Matteo, Francesco Del Bene e Roberto Tartaglia, ascolteranno Gian Carlo Caselli.