«Non sono beni acquisiti illecitamente». La Cassazione rigettando il ricorso presentato dalla Procura Generale di Palermo contro la decisione della Corte d’appello che nel 2015 aveva disposto la revoca della confisca dei beni subìta da Salvatore Messina Denaro, 62 anni, ex impiegato della Banca Sicula, fratello del boss latitante Matteo Messina Denaro, e dalla moglie Antonella Cascio. Salvatore Messina Denaro era stato arrestato nell’operazione denominata Golem 2 quanto, all’epoca del blitz, era ritenuto il nuovo reggente della “famiglia” di Castelvetrano