La ricostruzione dei pubblici ministeri della Direzione distrettuale antimafia di Palermo
in quasi mille pagine di requisitoria i pubblici ministeri della Direzione distrettuale antimafia di Palermo rimettono insieme tutti i tasselli investigativi necessari per ridisegnare l’intero firmamento mafioso
Il tribunale di Sciacca ha assolto Giovanni Derelitto, 74 anni, ritenuto il capo della famiglia mafiosa di Burgio, dall’accusa di aver violato la sorveglianza speciale
Sono accusati di aver ceduto cocaina per un ammontare complessivo di 384 mila euro
Sottoposte a sequestro otto società e una ditta individuale nel settore dei trasporti e della compravendita di beni immobili, tre ville e numerosi terreni nella provincia di Ragusa, rapporti bancari e finanziari intestasti alle imprese e a sei persone fisiche.
I pm gli contestavano l'appartenenza alla famiglia mafiosa dello Zen e in particolare di essere stato l'autista e uomo di fiducia del boss Giovanni Cusimano
Le pene più alte ( 20 anni di carcere) sono state proposte per i boss Pietro Capraro e Fabrizio Messina - ritenuti rispettivamente al comando della cosca mafiosa di Villaseta e di Porto Empedocle
Ai due imprenditori favaresi, condannati a sei anni per concorso esterno in associazione mafiosa, sono state revocate sia la confisca beni per mezzo milione di euro che la sorveglianza speciale
L’ex avvocato è stata condannata a 9 anni e un mese di reclusione nell’inchiesta sul mandamento mafioso di Canicattì