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Licata: mafia, politica e imprenditoria: si allarga l’inchiesta Assedio: 53 indagati

In meno di un mese con le operazioni Assedio prima, che ha portato al fermo di sette persone tra cui il boss Angelo Occhipinti ed il consigliere comunale e dipendente Asp Giuseppe Scozzari, e “Halycon” poi, con altrettanti sette fermi tra cui il boss Giovanni “il professore” Lauria e il funzionario regionale Lucio Lutri, si è aperto uno squarcio a Licata in cui si riescono ad intravedere presunti e pericolosi intrecci tra mafia, politica e imprenditoria.

L’inchiesta – come scrive questa mattina il quotidiano La Sicilia – si allarga e vedrebbe ben 53 indagati. E’ questo quanto emergerebbe dalle carte dell’operazione Assedio. Nel rapporto dei carabinieri della Compagnia di Licata, guidati dal capitano Francesco Lucarelli, vengono messi nero su bianco presunti rapporti tra criminalità organizzata e politica.

Tra gli indagati, nel troncone che esplora le dinamiche mafiose licatesi e i rapporti con altre consorterie, c’è anche Giuseppe Salvatore Calogero Riina, figlio del boss Totò, 42 anni, attualmente recluso in una casa lavoro a Vasto.