Mafia

“Linguaggio mafioso – scritto, parlato, non detto”, di Giuseppe Paternostro

E’ uscito il saggio “Linguaggio mafioso – scritto, parlato, non detto”, di Giuseppe Paternostro, primo testo della collana “I Saggi”, “AutAut edizioni”, di Francesca Calà e Salvo Spitalieri, all’interno del quale viene analizzato il  linguaggio mafioso. Nonostante il cambiamento  di codici e di forme, prima con le lettere,  poi con i pizzini di Provenzano e le dichiarazioni di Riina, il linguaggio mafioso si è evoluto anche con l’uso dei social e rappresenta sempre una funzione  di mantenimento del potere.

Nella recensione del libro, tra l’altro, si legge: “Con un’analisi approfondita e accurata del codice verbale, non verbale e scritto, Giuseppe Paternostro, ricercatore di linguistica italiana nel dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Palermo, grazie alla numerosa mole documentaristica raccolta, interviste, dichiarazioni, intercettazioni, appunti, lettere degli uomini di Cosa Nostra, approfondisce i metodi comunicativi, il sistema valoriale e le trasformazioni che il linguaggio della mafia ha subito nel corso degli anni, fino al suo adattamento all’ambiente culturale in cui il mafioso vive ed esercita il proprio controllo”.