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Mafia: sequestrati beni per 400 mila euro a boss della droga con villa bunker (vd)

La Direzione investigativa antimafia di Palermo ha sequestrato beni per un valore complessivo di oltre 400 mila euro riconducibili a Guido Spina, 51 anni, palermitano, ritenuto capo emergente della cosca operante nel quartiere Zen, nel capoluogo siciliano.

Spina, tratto in arresto a giugno del 2014 dalla Dia, nell’ambito dell’operazione “Fiume”, è stato già ritenuto in quella circostanza, dal gip del Tribunale di Palermo, “responsabile di associazione di tipo mafioso, estorsione, trasporto, detenzione e spaccio di ingenti quantità di sostanze stupefacenti”, motivo per il quale è stato disposto, dalla locale Procura, il sequestro preventivo dei suoi beni: auto, rapporti finanziari ed abitazioni, tra le quali una villa bunker con piscina.

Lo scorso gennaio il Tribunale di Palermo ha emesso una sentenza di primo grado nei confronti del gruppo criminale capeggiato dall’indagato, infliggendo complessivamente oltre 120 anni di carcere. Per Guido Spina la condanna maggiore, a 20 anni di reclusione con l’accusa di appartenere a Cosa nostra con il ruolo di capo clan.

Dallo sviluppo di questa attività è emerso come l’indagato, pur formalmente estraneo alla titolarità legale dei beni (al fine di eludere le norme sul sequestro antimafia), sia risultato proprietario nel quartiere Zen di altre due abitazioni-ville, di appezzamenti di terreno confinanti con la sua residenza, in cui erano state realizzate prodromiche opere edili (l’area in questione risulta sotto il vincolo di “verde storico”), nonchè di un appartamento nella storica roccaforte della famiglia mafiosa del “Borgo Vecchio”. In ragione di ciò, l’odierno sequestro ha interessato, oltre a questi immobili, alcuni dei quali privi di qualsivoglia autorizzazione edile, anche 6 rapporti bancari, per un valore stimato in oltre 400 mila euro.