Mafia

Mafia, sequestrati beni per un milione di euro a clan (vd)

Personale della Dia di Catania, diretta dal primo dirigente della Polizia di Stato Renato Panvino, sta eseguendo due decreti di sequestro beni emessi dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Catania su proposta avanzata dal Direttore della Dia, nei confronti di esponenti di spicco del clan Trigila, operante nel territorio di Noto (Siracusa). Il valore dei beni, mobili, immobili e somme di denaro, sottoposte a sequestro, è stimato in oltre 1.000.000 di euro.

I provvedimenti di sequestro hanno riguardato Antonio Giuseppe Trigila, di 67 anni, detto “Pinnintula“, indicato come capo indiscusso dell’omonimo clan mafioso – operante nella zona sud della provincia di Siracusa, inserito nel più ampio cartello mafioso con il clan diretto dal noto boss Sebastiano Nardo e legato al pericoloso ed egemone clan mafioso catanese “Santapaola” – condannato alla pena dell’ergastolo, ed il fratello Gianfranco Trigila, di 44 anni, anche lui indicato come esponente di spicco del clan.

Sotto sequestro sono finiti il compendio aziendale di un’impresa individuale operante nel settore di bar e ristorazioni; un’impresa individuale operante nel settore della fabbricazione di imballaggi in legno; quattro autoveicoli ed un motoveicolo; 5 immobili; rapporti finanziari e disponibilità bancarie; per un valore complessivo di oltre 1 milione di euro.

La carriera dei fratelli Trigila, Antonio Giuseppe e Gianfranco, è costellata da numerosi precedenti penali tra i quali vanno evidenziati, a vario titolo, l’associazione mafiosa, la partecipazione ad associazione finalizzata al traffico illecito di droga, riciclaggio, estorsione ai danni di esercizi commerciali, omicidio, porto illegale di armi e furto.