Mafia

Processo Icaro, si decide sui intercettazioni e collaboratori di giustizia: Putrone no, Di Gati forse

Si è celebrata questa mattina – davanti al primo collegio presieduto da Pietro Maria Falcone (a latere i giudici Infantino e Genna) – l’udienza relativa al processo scaturito dall’inchiesta antimafia “Icaro”. Alla sbarra Carmelo Bruno, Vito Campisi, Antonino Grimaldi, Stefano Marrella, Vincenzo Marrella, Pasquale Schembri, l’altro Vincenzo Marrella, Francesco Tortorici, Gaspare Secolonovo e Ciro Tornatore, nel frattempo deceduto.

Vi era anzitutto da sciogliere la quesitone legata all’ingresso nel processo di alcuni collaboratori di giustizia: il sostituto procuratore della Dda, Claudio Camilleri, ha rinunciato di sentire Luigi Putrone, già esponente di vertice della famiglia di Porto Empedocle, insistendo invece per produrre i verbali delle dichiarazioni rese da Maurizio Di Gati, già capo provincia di Cosa Nostra. Su quest’ultima richiesta le difese – rappresentate fra gli altri dagli avvocati Pennica, Neri, Salvago, Martorana, Glaudio, Craparo, Calderone e Garascia – si sono opposte. Opposizioni anche sulla richiesta avanzata dalla pubblica accusa in merito all’acquisizione delle intercettazioni relative al blitz “Montagna”, condotto dai carabinieri tre settimane addietro, che riguardano Ciro Tornatore, deceduto nel novembre scorso.

I difensori di Tornatore, gli avvocati Alfonso Neri e Salvatore Pennica, infatti, non hanno prestato consenso. Il collegio ha deciso, quindi, di disporre una perizia che trascriva tutte le intercettazioni. Molto probabilmente dette intercettazioni saranno acquisite solo dopo che un perito le avrà ascoltate e trascritte.

Il Tribunale, invece, ha acquisito diverse sentenze definitive – quali Maginot, Mercurio e parti di Akragas.