Mafia

Strage di via D’Amelio: Paolo Borsellino rivive nei messaggi della nipotina e Mattarella

Oggi è il 26mo anniversario della strage di via D’Amelio a Palermo nella quale persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli agenti di scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Claudio Traina, Vincenzo Li Muli e Walter Eddie Cosina.

La lettera della nipotina del giudice Borsellino

Le figlie del magistrato, Lucia e Fiammetta Borsellino, stanno partecipando nella chiesa di San Francesco Saverio a Palermo, alla messa in memoria delle vittime della strage di via D’Amelio, celebrata da parroco Don Vito Scordato. Con loro ci sono anche le figlie e i nipoti del giudice Borsellino. Alla funzione religiosa e commemorativa sono presenti tra gli altri anche il questore di Palermo Renato Cortese, il prefetto di Palermo Antonella De Miro e il sottosegretario agli Interni Stefano Candiani.

Alla fine della messa don Cosimo Scordato ha letto il messaggio scritto dalla piccola nipote di Borsellino figlia di Manfredi Borsellino: ” Caro nonno mi dispiace per il 19 luglio 1992. Certo se tu fossi vivo avresti capito quanto ti coccolerei. Ti voglio bene. La tua nipotina Fiammetta Borsellino”.

“Non smettere di cercare la verità su quella strage. Sono vivi il ricordo e la commozione per il vile attentato di via d’Amelio, in cui hanno perso la vita il giudice Paolo Borsellino e gli agenti Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli,  Emanuela Loi, Claudio Traina. Borsellino era un giudice esemplare: probo, riservato, coraggioso e determinato. Le sue inchieste hanno  costituito delle pietre miliari nella lotta contro la mafia in Sicilia. Insieme al collega e amico Giovanni Falcone, Borsellino è diventato, a pieno titolo,  il simbolo dell’Italia che combatte e non si arrende di fronte alla criminalità organizzata”.Questo l’appello del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella a 26 anni dalla strage di via D’Amelio a Palermo.