Naro

Naro, arresto Lasinicchia: “Meglio che proteggi i tuoi mastelli”; Procuratore Vella: “Denunciate a viso aperto” (ft e vd)

Il procuratore aggiunto della Repubblica di Agrigento, Salvatore Vella, ha spiegato nel corso di una apposita conferenza stampa, presenti il pm Chiara Bisso e i vertici dell’Arma dei carabinieri, le ragioni che hanno portato stamani all’arresto dell’assessore comunale di Naro, Franco Lasinicchia, 49 anni, titolare della delega all’Urbanistica, all’edilizia pubblica e privata, ai rifiuti e al servizio idrico integrato.

La conferenza sull'arresto dell'assessore a Naro
La conferenza sull'arresto dell'assessore a Naro
La conferenza sull'arresto dell'assessore a Naro: procuratore mostra ultima lettera anonima
La conferenza sull'arresto dell'assessore a Naro
La conferenza sull'arresto dell'assessore a Naro
La conferenza sull'arresto dell'assessore a Naro, carabiniere
La conferenza sull'arresto dell'assessore a Naro
La conferenza sull'arresto dell'assessore, i comandanti della Compagnia di Licata e stazione di Naro
La conferenza sull'arresto dell'assessore a Naro

L’uomo, arrestato dai Carabinieri del comando provinciale di Agrigento, è  accusato di tentativo di indebita induzione a dare o promettere somme di denaro. Il provvedimento, emesso a seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Agrigento, fa riferimento ad una serie di pressioni esercitate dall’amministratore pubblico nei confronti del titolare della ditta concessionaria del servizio di raccolta dei rifiuti, al fine di ottenerne la promessa di stipula di un contratto di guardiania, per oltre 65 mila euro annui, a favore di un compiacente istituto di vigilanza privata del palermitano.

Il titolare della ditta che ha subito le minacce ha immediatamente denunciato tutto ai carabinieri e sono scattate le indagini.

Secondo la prospettazione accusatoria Lasinicchia avrebbe minacciato provvedimenti sanzionatori, a fronte di generiche e fantomatiche mancanze nell’assolvimento del servizio di raccolta, nonchè allusioni a possibili danneggiamenti dei mastelli destinati alla raccolta differenziata, consigliando velatamente il titolare dell’impresa a mettere al sicuro i predetti mastelli.

Nel contesto della conferenza stampa, il procuratore aggiunto Vella, partendo dall’arrivo in procura dell’ultima lettera anonima, nel mostrarla ai giornalisti ha affermato: “Bisogna denunciare senza avere più paura. Bisogna metterci la faccia sapendo di poter contare sullo Stato. In Procura abbiamo una squadra organizzata che si occupa di pubblica amministrazione che lavora di concerto con Carabinieri, Guardia di finanza e Polizia. Denunciare anonimamente non è più il modo. Il modo è denunciare a viso aperto quello che succede. Soltanto così potremo cominciare, in questo territorio, a parlare di imprenditoria pulita, di imprenditoria onesta e a dare visibilità e importanza alla politica pulita rispetto a chi ricopre ruoli per tentare di lucrare dalle funzioni pubbliche”.

 

Naro, arresto Lasinicchia”: “Meglio che proteggi i tuoi mastelli”