Naro

Naro, le pressioni dell’ex assessore all’imprenditore: “Hai l’occhio sveglio non c’è bisogno che ti dica niente …”

Emergono dettagli circa la vicenda che vede coinvolto l’ex assessore all’urbanistica di Naro, Franco Liinicchia, arrestato nelle ore scorse con l’accusa di  tentata induzione a dare o promettere denaro

Secondo gli inquirenti Lisinicchia vrebbe fatto pressioni ad un imprenditore gelese, Giuseppe Romano, regolare vincitore dell’appalto sulla raccolta differenziata nel comune di Naro, per far ottenere un contratto da 65 mila euro annui ad un istituto di vigilanza di Palermo di cui è dipendente.

Le indagini – che si sono avvalse anche di strumenti tecnici come intercettazioni telefoniche ambientali – sono scattata meno di un mese fa grazie alla denuncia dell’imprenditore che si è rivolto ai carabinieri.

L’imprenditore rivela: “Mi disse, (ferendosi al Lisinicchia ndr.) che una villetta che si vedeva in alto, apparteneva a uno dei due capi mafiosi di Naro, tale Carmelo Vellini…. Sosteneva che Vellini fosse comunque sovraordinato all’altra famiglia. Io ad essere sincero mi preoccupai per questa informazione perchè compresi che questo capo mafia si trovava a poca distanza dal sito in cui verranno depositate tutte le attrezzature”.

Tutto sarebbe contenuto in una intercettazione avvenuta durante un incontro tra l’ex assessore e l’iprenditore, colloquio captato dalle cimici, incontro avvenuto  26 ottobre 2018. Qui si sente dire a Lisinicchia che pare voglia tranquillizzare Romano: “Allora io ti garantisco un supporto politico al 100%.. per quello politico vengono tutte le altre cose.. che già hai detto tu.. E’ tutto legato!”

 

LEGGI L’ARTICOLO CON LE INTERCETTAZIONI SU GRANDANGOLO.