Naro

Naro: scintille, crisi e addii. Il consiglio comunale di ieri come una colata di lava

Naro: scintille, crisi e addii. Il consiglio comunale di ieri come una colata di lava

Si è riuscito a riunire, con non poche difficoltà, il consiglio comunale di Naro.
Ieri sera alle 19.00 a Palazzo San Francesco l’assise cittadina è stata convocata dalla presidenza per approvare i punti all’ordine del giorno che sono stati intervallati da diversi sussulti da parte dei consiglieri vicini al Sindaco Cremona e da quelli dell’opposizione che, come loro stessi hanno più volte confermato in aula sono stati anche spinti dal nostro precedente articolo che li “accusava” di essere tra i protagonisti di una disfatta politica avvenuta con largo anticipo sulla staffetta elettorale che porterà Naro alle elezioni nel 2019.
Una maggioranza risicata inizialmente per Cremona e che alla fine si è quasi azzerata dopo che i consiglieri Incardona e Mirabile hanno abbandonato l’aula annunciando di essere al loro ultimo consiglio comunale.
Scintille dell’opposizione, che adesso ha ufficialmente la maggioranza, non sono mancate.
I consiglieri Gallo e Scanio hanno posto delle domande ai banchi del governo cittadino lamentando una generale cattiva gestione della cosa pubblica, ricevendo le male occhiate del vice sindaco Cangemi che però ha preferito limitarsi ai gesti più che alle risposte.
Uno sfogo, però, dopo tempo, lo ha avuto il primo cittadino che rivolgendosi al consigliere Gallo ha ripercorso la carriera assessoriale di quest’ultimo nella precedente amministrazione comunale durante la discussione del punto che prevede la sdemanializzazione del “suolo comunale della ditta Parrocchia a San Nicola di Bari Chiesa Santa Maria di Gesù in Naro”.

Discussioni accese anche sul punto che prevede la “approvazione del regolamento comunale per la pratica del compostaggio”.
Un consiglio più acceso del solito quasi alla fine della seduta, quando ha chiesto di parlare l’assessore Lisinicchia che ha puntato il dito contro il consigliere Mirabile accusandola di non aver assolto il suo ruolo di rappresentate delle istituzioni per non aver partecipato attivamente ai lavori dell’aula dopo la fine del suo mandato assessoriale. Scintille interne all’ex maggioranza di Palazzo che ancora oggi non si sarebbero placate e che hanno portato lo stesso sindaco Cremona a una possibile rivisitazione della giunta comunale.
Approvato anche il punto all’ordine del giorno numero 9 che è stato relazionato dall’assessore alla cultura Giunta. Ma questa è un’altra storia.