Udc-Ncd: Alfano raduna i suoi a Palermo, pressing centrista

Un vertice domani pomeriggio riunirà a Palermo gli stati generali di Ncd, alla presenza del leader Angelino Alfano che prima presiederà una riunione con tutti i prefetti siciliani. Un incontro che dovrebbe servire anche a definire il percorso del movimento nei futuri scenari in vista delle elezioni regionali del 2017 e delle amministrative della prossima primavera.

Al centro del dibattito la proposta lanciata dall’Udc di formare un soggetto unico. Ieri pomeriggio una riunione del gruppo parlamentare Udc insieme con il leader Gianpiero D’Alia e il coordinatore regionale Gianluca Miccichè ha ribadito con forza l’ipotesi del soggetto unico da rilanciare anche a livello nazionale, in un programma che vedrebbe la Sicilia anticipatrice degli eventi. In sospeso l’ok di Ncd, anche se ci sarebbe già il consenso della deputazione all’Ars per fare il passo definitivo e il gruppo federato Udc-Ncd sta attraversando la sua fase di rodaggio. Tra le proposte dell’Udc quella di passare subito a un coordinamento regionale e provinciale unico e di organizzare a febbraio la prima manifestazione del nuovo soggetto politico. “Sono certamente promotore di questa nuova realtà con l’auspicio di ampliare la base e di rappresentare un’unica area popolare che sia offerta politica per coloro i quali, cattolici, liberali, democratici ritengano di potersi aggregare sotto un nuovo soggetto collegato col Partito popolare europeo”, afferma il capogruppo di Ncd all’Ars Nino D’Asero. “In questo momento – spiega il deputato che prenderà parte domani all’incontro – l’obiettivo è un ragionamento di tutti i soggetti di area moderata che confluisca in un rapporto diverso con il Pd. Non è del tutto chiuso il dialogo con il centrodestra, ma c’è un confronto avviato con il Pd, cerchiamo un riscontro che andremo a verificare nel concreto. Intendiamo scommettere sul piano delle riforme, e’ un momento di grande impegno, sul lavoro, sulle riforme, sulle linee programmatiche per lo sviluppo, sui rapporti Stato-Regione, nei servizi pubblici locali, nel riformare una burocrazia che funzioni”.