Inaugurazione anno accademico, “Università di Palermo avamposto di legalità”

“In un territorio come quello in cui il nostro ateneo si trova ad operare non puo’ essere trascurato il ruolo sociale dell’universita’ quale avamposto di legalita’ e catalizzatore della crescita delle componenti meno abbienti della societa’”. Lo ha detto il rettore dell’Universita’ di Palermo, Fabrizio Micari, intervenendo alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico in corso al teatro Massimo di Palermo, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Oggi l’universita’ di Palermo e’ composta da circa 1550 docenti, poco piu’ di 2.000 unita’ del personale tecnico amministrativo e bibliotecario – ha proseguito il rettore – e piu’ di 43 mila studenti, dottorandi di ricerca, specializzandi e assegnisti. L’analisi dei dati sulle immatricolazioni dimostra negli anni piu’ recenti una contrazione, sia pur contenuta, in linea con quanto verificatosi nelle altre sedi”. “Il protrarsi della crisi economica e la carenza di lavoro, specialmente qualificato – ha aggiunto Micari – hanno reso meno attrattivi gli studi universitari. Si e’ in sostanza attenuato quel meccanismo di ascensore sociale caratteristico dell’Universita’. La contrazione delle immatricolazioni non e’ attribuibile ai giovani diplomati provenienti dai licei, quanto ai ragazzi che hanno completato studi tecnico-professionali. E’ auspicabile un cambio di passo dal governo regionale a quello nazionale – ha sottolineato il rettore nella sua prolusione – in questa regione carente di un’adeguata legge sul diritto allo studio. E’ necessario utilizzare le risorse che non sono poche se si utilizzeranno in maniera efficace quelle provenienti dall’Europa”. Il rettore ha poi ricordato che l’offerta formativa dell’ateneo e’ “composta da 123 corsi di studio (di cui 57 corsi di laurea, 9 corsi di laurea magistrale a ciclo unico e 57 corsi di laurea magistrale) a cui si aggiungono i corsi di dottorato e ricerca”